Ciclo mestruale in ritardo? Le cause più comuni

Introduzione

Il ciclo mestruale è un processo naturale che ogni mese prepara il corpo della donna per una potenziale gravidanza. Un ciclo mestruale regolare può variare da 21 a 35 giorni, ma tipicamente si assesta attorno ai 28 giorni.

Un ritardo del ciclo mestruale (o, più correttamente, un ritardo del flusso mestruale) è un’eventualità relativamente frequente nelle donne in età fertile e particolarmente comune nelle adolescenti; sebbene sia spesso associato a una gravidanza, ci sono molte altre ragioni che possono causare un ritardo, ma in caso di attività sessuale è sicuramente raccomandabile un test di gravidanza per verificare.

Ragazza preoccupata che guarda nel vuoto

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Cause

Le donne in età fertile possono essere divise in due categorie, quelle che hanno già avuto dei ritardi nella comparsa delle mestruazioni e quelle che avranno ritardi in futuro… ironie a parte, un occasionale ritardo del ciclo mestruale è un evento relativamente comune e nella maggior parte dei casi non preoccupante.

Le cause più comuni comprendono

  • Stress e stanchezza: Lo stress e la stanchezza eccessiva possono avere un impatto significativo sul ciclo mestruale. Lo stress può causare squilibri ormonali a causa della produzione aumentata di cortisolo, l’ormone dello stress, che può interferire con la regolarità del ciclo. La stanchezza cronica, d’altra parte, può influenzare l’equilibrio ormonale e il sistema riproduttivo, portando a ritardi mestruali.
  • Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): La sindrome dell’ovaio policistico è un disturbo endocrino abbastanza comune, caratterizzato da un’alterata funzione ovarica e squilibri ormonali. Le donne con PCOS possono avere cicli mestruali irregolari o prolungati, oltre a sintomi come aumento di peso, acne, tendenza ad ad avere capelli grassi e crescita eccessiva di peli.
  • Perdita di peso rilevante e improvvisa: Una significativa e improvvisa perdita di peso può alterare il ciclo mestruale. Questo può essere dovuto a un’insufficiente assunzione calorica o a disturbi alimentari come l’anoressia, che influenzano negativamente il funzionamento degli ormoni riproduttivi.
  • Sottopeso o sovrappeso: Essere significativamente sottopeso o sovrappeso può influenzare il ciclo mestruale. Il grasso corporeo gioca un ruolo nell’equilibrio ormonale, quindi eccessi in entrambe le direzioni possono causare irregolarità mestruali.
  • Eccesso di esercizio fisico: L’esercizio fisico estremo può portare a ciò che è noto come “amenorrea da atleta”, in cui il ciclo mestruale si arresta. Questo è comune nelle atlete di resistenza e può essere causato da bassi livelli di grasso corporeo e stress fisico elevato.
  • Assunzione della pillola contraccettiva: L’uso di contraccettivi ormonali come la pillola può causare variazioni nel ciclo mestruale, soprattutto quando si inizia o si interrompe l’assunzione. Dopo la sospensione della pillola, può volerci del tempo perché il ciclo naturale si ristabilisca.
  • Allattamento al seno: Durante l’allattamento al seno il corpo produce alti livelli dell’ormone prolattina, che può sopprimere l’ovulazione e quindi ritardare il ritorno del ciclo mestruale.
  • Farmaci: Alcune classi di medicinali annoverano, tra gli effetti collaterali, anche alterazioni del ciclo mestruale.

Più raramente le mestruazioni possono anche interrompersi a causa di una condizione medica sottostante, come ad esempio malattie cardiache, diabete o disturbi della tiroide.

Sintomi gravidanza

I sintomi precoci di gravidanza possono variare da donna a donna e non tutte le donne li sperimentano allo stesso modo. L’assenza del ciclo mestruale è uno dei primi e più evidenti segni di gravidanza (va comunque detto che alcune donne possono sperimentare un sanguinamento leggero o spotting, il cosiddetto falso ciclo), che tuttavia come visto può avere molte altre cause; nei primi giorni di ritardo  è peraltro poco comune che siano già presenti altri sintomi, che successivamente possono comprendere tra l’altro:

  •  Nausea e vomito: Comunemente noto come “nausea mattutina”, questo sintomo può verificarsi in qualsiasi momento della giornata. Anche se la causa esatta è sconosciuta, è spesso correlata all’aumento dei livelli ormonali.
  • Cambiamenti del seno: Le modifiche ormonali in gravidanza possono rendere il seno dolorante, teso o gonfio già nelle prime settimane dopo il concepimento.
  • Aumento della frequenza urinaria: Molte donne avvertono la necessità di urinare più spesso nelle prime settimane di gravidanza, a causa dell’aumento del volume del sangue e del lavoro renale.
  • Fatica e stanchezza: Una stanchezza insolita è uno dei sintomi più comuni all’inizio della gravidanza, causata forse dagli elevati livelli dell’ormone progesterone.
  • Cambiamenti di appetito: Le preferenze alimentari possono cambiare significativamente. Alcune donne avvertono una maggiore fame o desiderio per certi cibi, mentre altre possono perdere interesse per il cibo o sviluppare vere e proprie avversioni.
  • Gonfiore addominale: Alcune donne possono sentire un senso di gonfiore addominale simile ai sintomi premestruali nelle prime settimane di gravidanza.
  • Variazioni dell’umore: Le fluttuazioni ormonali possono causare variazioni dell’umore, simili a quelle sperimentate prima del ciclo mestruale.
  • Leggero sanguinamento: Conosciuto come “perdite da impianto”, può verificarsi quando l’embrione si impianta nella parete uterina, solitamente da 10 a 14 giorni dopo il concepimento.
  • Mal di testa e mal di schiena: Alcune donne sperimentano lievi mal di testa e mal di schiena a causa dei cambiamenti fisici e ormonali.
  • Costipazione: L’aumento dei livelli di progesterone può rallentare il movimento intestinale, portando a costipazione.
  • Dolore pelvico o crampi: Alcune donne possono avvertire un leggero dolore pelvico o crampi, simili a quelli mestruali.

È importante notare che questi sintomi da soli non confermano una gravidanza, poiché possono essere collegati anche ad altre condizioni mediche.

Un test di gravidanza e la consultazione con un medico sono i modi migliori per confermare una gravidanza.

Sintomi menopausa

La menopausa segna la fine del periodo fertile di una donna e si verifica quando le ovaie cessano di rilasciare ovuli e si verifica una riduzione significativa nella produzione di alcuni ormoni, in particolare estrogeni e progesterone. Di solito si verifica tra i 45 e i 55 anni, ma il alcune donne si osserva una menopausa precoce. Ecco una descrizione dettagliata dei sintomi comuni della menopausa, che tuttavia tendono a svilupparsi con il tempo e non ai primi ritardi del ciclo:

  • Irregolarità mestruali: Uno dei primi segni della menopausa è il cambiamento nel ciclo mestruale I cicli possono diventare irregolari – più frequenti o meno frequenti – prima di cessare completamente.
  • Vampate di calore: Episodi improvvisi di calore intenso nel viso, collo e petto, spesso seguiti da sudorazione e brividi Sono tra i sintomi più caratteristici e comuni.
  • Sudorazioni notturne: Correlate alle vampate di calore, queste sono sudorazioni intense che si verificano di notte e possono disturbare il sonno.
  • Insonnia o altri disturbi del sonno: Molti problemi di sonno sono associati alla menopausa, inclusa la difficoltà ad addormentarsi, svegliarsi frequentemente o dormire poco profondamente.
  • Cambiamenti di umore: Fluttuazioni dell’umore, irritabilità e aumentata vulnerabilità alla depressione possono essere legate alle variazioni ormonali.
  • Secchezza vaginale: La riduzione degli estrogeni può causare secchezza, prurito e disagio nella vagina, che può rendere i rapporti sessuali dolorosi.
  • Diminuzione della libido: Molti fattori legati alla menopausa, inclusi cambiamenti ormonali, secchezza vaginale e problemi di sonno, possono influenzare il desiderio sessuale.
  • Problemi di concentrazione e memoria: Alcune donne riferiscono problemi di concentrazione o “nebbia mentale” durante la menopausa.
  • Aumento di peso e cambiamenti nella composizione corporea: Cambiamenti metabolici possono rendere più facile l’aumento di peso, in particolare intorno all’addome.
  • Cambiamenti nella pelle e nei capelli: La pelle può diventare più sottile e asciutta, e i capelli possono assottigliarsi e perdere la loro pienezza.
  • Problemi urinari: La menopausa può indebolire i tessuti del tratto urinario, portando a incontinenza o aumento della frequenza e urgenza urinaria.

È importante ricordare che la menopausa è un processo naturale, e i suoi sintomi variano ampiamente tra le donne. Alcune possono sperimentare sintomi lievi, mentre altre possono avere sintomi più gravi che influenzano significativamente la loro qualità di vita. Esistono diverse opzioni di trattamento che possono aiutare a gestire i sintomi, tra cui terapie ormonali, cambiamenti nello stile di vita e rimedi naturali.

È sempre consigliabile discutere i sintomi e le opzioni di trattamento con un medico.

Quando consultare un medico

È consigliabile consultare un medico se:

  • Il ciclo non si presenta per 3 mesi consecutivi (o qualora il ritardo superi i 7 giorni in un ciclo solitamente regolare).
  • Si sospetta una gravidanza.
  • Ci sono sintomi preoccupanti come dolore pelvico o sanguinamento anomalo.
  • Si verificano ritardi frequenti o altri cambiamenti nel ciclo.

Come sbloccare il ciclo mestruale in ritardo?

Non esistono rimedi “della nonna” per sbloccare il ciclo; in casi selezionati, a giudizio del ginecologo, è eventualmente possibile ricorrere alla somministrazione di progesterone.

Prima di iniziare qualsiasi tipo di trattamento è tuttavia fondamentale indagare e comprendere la causa sottostante del ritardo mestruale. Questo può includere test diagnostici come analisi del sangue, ecografie pelviche o altri esami specifici. Solo dopo una valutazione accurata e una diagnosi chiara, il medico può consigliare il trattamento più adatto alle esigenze individuali della paziente.

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.