Dispnea e affanno: significato, cause, sintomi, pericoli e cura

Introduzione

La dispnea, nota anche con il termina fame d’aria, è la sensazione di non riuscire a respirare bene.

La dispnea è sintomo che può essere la conseguenza di un elevatissimo numero di patologie, in grado di coinvolgere diversi apparati, che può verificarsi dopo comuni attività quotidiane, come salire le scale, o addirittura a riposo; può essere anche un evento fisiologico legato ad esempio a

Uomo con fame d'aria

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Viene inoltre considerata patologica una dispnea severa che insorge in breve tempo, così come una dispnea anche lieve ma che persiste per lunghi periodi.

Nel 90% dei casi le patologie che provocano questo sintomo sono di natura

La dispnea può avere anche origine psicogena, come nel caso del disturbo di panico e dell’ansia.

Cause

La dispnea deriva più spesso da alterazioni della normale funzione dei sistemi

  • respiratorio
  • e cardiovascolare.

Nel primo caso è spesso associata ad alterazioni delle proprietà meccaniche dei polmoni e/o della parete toracica, mentre solo in alcuni casi la dispnea di origine respiratoria è provocata da un’anomala stimolazione dei recettori polmonari che inducono il respiro.

Invece, quando le difficoltà respiratorie originano dal sistema cardiovascolare, sono più comunemente dovute ad anomalie dello scambio di gas o ad una alterata stimolazione dei recettori polmonari e/o vascolari.

La dispnea può essere ulteriormente classificata in base alla sua modalità di insorgenza.

Viene definita

  • dispnea acuta quando insorge improvvisamente e va incontro ad un rapido peggioramento; la dispnea acuta può essere causata da una nuova malattia,insorta improvvisamente, o può essere sostenuta da un rapido deterioramento di una malattia cronica sottostante;
  • dispnea cronica quando è invece caratterizzata da una lenta e progressiva insorgenza della difficoltà respiratoria, talvolta anche nell’arco di mesi o anni. In questo caso il paziente solitamente non si accorge subito di soffrire di dispnea, ma se ne rende conto quando la malattia sottostante è in fasi avanzate ed è in grado di determinare una dispnea di grado moderato-severo.

Dispnea da patologie dell’apparato respiratorio

Dispnea da patologie cardiovascolari

  • Insufficienza cardiaca congestizia
  • Infarto del miocardio
  • Angina stabile e instabile
  • Pericardite (infiammazione del tessuto che riveste il cuore)
  • Tamponamento pericardico
  • Vizi valvolari
  • Stenosi aortica
  • Stenosi mitralica
  • Insufficienza aortica
  • Insufficienza mitralica
  • Cardiomiopatia ipertrofica dilatativa restrittiva
  • Aritmie cardiache

Dispnea da malattie neurologiche

Dispnea da malattie psichiatriche

Dispnea da altre cause

Sintomi

La dispnea è un sintomo che può derivare da moltissime patologie, ciascuna caratterizzata da numerosi altri sintomi. Di seguito vengono riportati i disturbi che si possono associare alle malattie che più comunemente determinano dispnea, mentre per gli altri si rimanda all’articolo specifico della malattia che si sta ricercando

  • Asma:
  • Polmonite:
  • BPCO:
    • tosse cronica, che produce grandi quantità di catarro,
    • fiato corto, soprattutto durante l’attività fisica,
    • sibili quando si respira,
    • senso di costrizione al torace.
  • Embolia polmonare:
  • Infarto del miocardio (cuore):
  • Insufficienza cardiaca congestizia:
    • senso di mancanza d’aria durante la notte (dispnea parossistica),
    • tosse,
    • aumento della frequenza del respiro (tachipnea),
    • tachicardia,
    • senso di stanchezza generalizzato (astenia),
    • riduzione della produzione di urina (oliguria),
    • aumento di produzione di urina durante la notte (nicturia),
    • confusione,
    • sonnolenza,
    • agitazione  e nervosismo,
    • gonfiore degli arti inferiori (edemi arti inferiori),
    • turgore delle giugulari,
    • aumento di volume del fegato (epatomegalia), che può diventare palpabile.

Diagnosi

La dispnea è un sintomo aspecifico e comune a molte patologie, la diagnosi parte quindi da un inquadramento generale del sintomo mediante un’accurata anamnesi.

Vengono quindi analizzati i sintomi associati ed effettuato un attento esame obiettivo, che saranno diversi a seconda della malattia sottostante.

Infine, nel caso in cui ve ne fosse necessità, il medico richiede esami laboratoristici e di imaging adatti alla malattia che si sospetta essere causa di dispnea. Molte volte saranno necessari consulti specialistici complementari per arrivare alla diagnosi della malattia.

Anamnesi

L’anamnesi consiste nella raccolta di tutte quelle informazioni, notizie e sensazioni che possono aiutare il medico a indirizzarsi verso la diagnosi di una certa patologia.

Alcune domande che potrebbero essere poste al paziente per capire l’origine della dispnea sono ad esempio relative a

  • quando e come è insorta la dispnea, se in maniera acuta o più graduale nel tempo,
  • storia di consumo di tabacco,
  • tutte le malattie di cui ha sofferto recentemente o in passato il paziente,
  • eventuali malattie di cui soffrono o hanno sofferto i membri della famiglia, come ad esempio fibrosi cistica, asma o infarto del miocardio.

Clinica ed esame obiettivo

Vengono indagate le caratteristiche della dispnea, ad esempio quando insorge, se a riposo o dopo sforzi lievi/moderati, e i sintomi associati.

Segue l’esame obiettivo dei polmoni formato da

  • ispezione toracica,
  • palpazione,
  • percussione
  • e auscultazione.

L’esame obiettivo non si limita all’aspetto polmonare, ma deve essere generale, in quanto la dispnea può essere un segno di patologie extra-polmonare. L’esame obiettivo da delle rilevanze diverse a seconda della patologia che ha scatenato la dispnea, ad esempio nell’asma potranno essere auscultati fischi e sibili alla respirazione, mentre nella polmonite sarà caratteristica un’area di ottusità polmonare alla percussione.

Durante l’esame obbiettivo possono essere analizzati anche eventuali segni che indicano una maggior gravità della dispnea. Tra questi i più importanti sono

  • ipotensione,
  • deviazione tracheale,
  • alterazione dello stato mentale (confusione),
  • aritmie instabili,
  • stridori alla respirazione,
  • cianosi (colorazione bluastra della cute, soprattutto delle mucose e delle estremità),
  • suoni respiratori assenti all’auscultazione.

A seconda dei dati che emergono il medico può indirizzare la propria diagnosi verso una specifica malattia.

Esami di laboratorio o di imaging

Con i dati finora ottenuti il medico è in grado di porre il sospetto di una determinata malattia e richiedere adeguati esami di laboratorio e di imaging per confermare il suo sospetto e poter impostare una terapia adeguata.

Tra gli esami di laboratorio che vengono più richiesti in caso di dispnea ricordiamo:

  • Emocromo: rileva la quantità di globuli bianchi, eritrociti, piastrine, i livelli dell’ematocrito e dell’emoglobina nel sangue.
  • Emogasanalisi, in grado di analizzare pH, pO2, saturazione di ossigeno, pCO2 e bicarbonati nel sangue.
  • Esame colturale dell’escreato (catarro), per la ricerca dei microrganismi responsabili di una eventuale polmonite.
  • D-dimero, prodotto di degradazione del fibrinogeno indice di attività fibrinolitica in atto. Viene richiesto soprattutto nei casi in cui si sospetti embolia polmonare, ma lo si può trovare alterato anche in molte altre condizioni.
  • Troponina cardiaca e CK-MB, marker di danno al miocardio. Vengono richiesti quando si sospetta che la dispnea abbia origine da un infarto del miocardio, ma anche in questo caso possono aumentare anche in molte altre patologie, come aritmie cardiache ed embolia polmonare
  • Pro-BNP e BNP, prodotto dal ventricolare sinistro. Viene richiesto soprattutto quando il sospetto diagnostico è un’insufficienza cardiaca congestizia.
  • Prick test e conta delle IgE nel sangue, per valutare eventuali allergie respiratorie.
  • VES e PCR, indici di malattia infiammatoria/infettiva.

Tra gli esami di imaging che vengono più richiesti in caso di dispnea ci sono:

Cura

Sulla base di quanto detto finora è chiaro che non si può avere un unico trattamento risolutivo per la cura della dispnea ma al contrario, in base alla malattia alla base del sintomo, verrà impostata la strategia terapeutica più adeguata.

 

A cura del Dr. Alberto Carturan

Fonti

  • Rugarli C., Medicina interna sistematica 2000
  • Harrison, Principi di medicina interna, 18ª ed., Milano, CEA Casa Editrice Ambrosiana, 2012

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.