Dolore al testicolo sinistro/destro: cause, pericoli e cura

Introduzione

Il dolore ad uno o entrambi i testicoli è un sintomo piuttosto comune che può presentarsi negli individui maschi di ogni età, sebbene si verifichi con una maggior incidenza tra i 15 e i 45 anni. Durante il corso della vita fino al 60% degli individui può arrivare a soffrire di dolore testicolare, ma per fortuna solo in una piccola percentuale di casi rappresenta il sintomo di una condizione grave.

Il testicolo, anche conosciuto come didimo, è fortemente associato sia anatomicamente che funzionalmente ad un’altra struttura chiamata epididimo situato subito sopra; entrambe rappresentano una parte dell’apparato riproduttivo molto sensibile, poiché possiedono una ricca rete di fibre nervose ed anche il più piccolo trauma può risultare alquanto doloroso e provocare malessere

Qualora queste due strutture anatomiche (testicolo ed epididimo) vengano ad essere colpite da una qualsivoglia affezione patologica, uno dei primi sintomi che si manifesterà clinicamente sarà proprio la comparsa di dolore testicolare mono- o bilaterale.

Esistono diverse forme di “scroto acuto” (lo scroto è la sacca che contiene i due testicoli), caratterizzato obiettivamente da uno scroto ingrossato, arrossato e dolente: se la torsione testicolare rappresenta una vera e proprio urgenza chirurgica, che necessita di un trattamento immediato, altre forme di scroto acuto sono quelle che si presentano in caso di:

  • Infiammazione del testicolo (orchite)
  • Edema scrotale acuto (il termine edema significa gonfiore)
  • Ernia inguino– scrotale strozzata (una complicazione dell’ernia inguinale)
  • Traumi del testicolo
  • Spermatocele e varicocele sintomatici
  • Emorragia nei tumori del testicolo
  • Gangrena dello scroto (come nel caso della gangrena di Fournier).

Il dolore testicolare può tuttavia venire lamentato anche per ragioni non direttamente connesse al testicolo (per dolore riflesso o condizioni simili), come nel caso di:

Nella maggior parte dei casi il dolore può risultare intenso e arrivare alla massima intensità in pochi secondi, ma tende ad autorisolversi nel giro di pochi minuti. Più raramente il dolore è di tipo gravativo e sordo e persiste per un periodo di tempo più lungo con una intensità minore.

Il dolore testicolare è di per sé un sintomo che, in molte condizioni cliniche patologiche, può associarsi ad una serie di altri sintomi quali:

La diagnosi della causa sottostante il dolore testicolare non sempre risulta agevole e lo specialista di riferimento per i casi più complessi è l’urologo; oltre all’esecuzione di anamnesi ed esame obiettivo possono essere richiesti esami del sangue ed esami strumentali, tra cui spicca per importanza l’ecografia color-doppler, esame non invasivo e ripetibile, che permette di valutare la vascolarizzazione del testicolo e di riconoscere le principali cause di scroto acuto e quindi di impostare tempestivamente un trattamento urgente.

Il trattamento del dolore testicolare richiede la pronta individuazione della problematica sottostante e la rimozione della sua causa. Nelle condizioni di scroto acuto è indicato l’intervento chirurgico in regime di urgenza, come nel caso di:

  • Traumi testicolari
  • Torsione testicolare
  • Gangrena di Fournier
  • Ernia inguino – scrotale strozzata

Nelle altre condizioni il trattamento sarà di tipo medico e qualora vi sia la certezza che la causa sia un’infezione batterica, si deve somministrare una terapia antibiotica adeguata, meglio se basata su una coltura ed il relativo antibiogramma.
A scopo sintomatico e quindi per ridurre l’intensità del dolore e degli altri sintomi si farà utilizzo di:

  • Farmaci antinfiammatori
  • Farmaci antidolorifici (sino a poter utilizzare gli oppioidi)
  • Impacchi caldi o freddi
  • Riposo, evitando di indossare indumenti troppo stretti

Cause

Le principali cause patologiche che possono provocare dolore ad uno o entrambi i testicoli sono:

  • Traumi a livello testicolare, quasi sempre di tipo contusivo (comprendenti il semplice ematoma, l’ematocele o la frattura del testicolo)
  • Spermatocele, ovvero una formazione cistica dell’epididimo contenente spermatozoi (solo raramente si rivela essere dolente)
  • Idrocele, ovvero una raccolta di liquido tra i due foglietti della tonaca albuginea
  • Varicocele, ovvero la dilatazione del plesso venoso pampiniforme che si verifica con maggior frequenza nel testicolo sinistro (per motivazioni prettamente anatomiche).
  • Gangrena di Fournier
  • Ernia inguinale ed ernia inguino – scrotale, soprattutto in caso di intasamento o di strozzamento della stessa
  • Cateterizzazione errata o mantenuta troppo a lungo in scarse condizioni igieniche
  • Iniziale prostatite con successiva estensione dell’infezione al testicolo
  • Interventi chirurgici di tipo urologico e a carico dell’apparato genitale
  • Tumore del testicolo, interessa specialmente gli individui tra i 20 e i 40 anni e può dividersi in tumori della linea germinale (tra cui vi è una ulteriore suddivisione tra seminomi e tumori non seminomatosi) e tumori del di origine stromale. Il trattamento prevede l’orchifunicolectomia radicale con eventuale radioterapia e chemioterapia adiuvante.
  • Torsione testicolare, meglio conosciuta come torsione del funicolo spermatico, provoca l’ostruzione del flusso di sangue al testicolo, condizione critica gravissima che se non ritrova risoluzione nel giro di poche ore, può esitare nella necrosi ed atrofia testicolare permanente. In caso di torsione testicolare, o meglio torsione del funicolo spermatico, il sintomo principale è quello di una tumefazione dolente (il dolore è molto severo ed insorge improvvisamente) che si localizza a livello del polo superiore del testicolo con colorazione bluastra cianotica della cute sovrastante.
  • Linfoadenopatie inguinale, soprattutto se su base infettiva
  • Neuropatie locali (infiammazione dei nervi)
  • Calcoli renali con relativa colica dolorosa
  • Dolori di natura muscolare (a carico dei muscoli della coscia o della pelvi) con dolore che si irradia sino al testicolo
  • Pubalgia, ovvero una sindrome dolorosa caratterizzata da dolore a livello inguinale, del testicolo e del pube, che presenta tantissime cause diverse, più o meno gravi, che si presenta spesso negli sportivi e negli atleti che svolgono attività agonistica.

Nel caso del dolore secondario ad un trauma è opportuno descrivere dal punto di vista eziologico due condizioni molto simili ma anatomicamente differenti:

  • trauma dello scroto
  • trauma del testicolo propriamente detto

Nel trauma dello scroto si può verificare l’avulsione della cute a causa di un suo eventuale impegno in vari macchinari. Generalmente tali lesioni non interessano il testicolo e le altre strutture interne, ma richiedono un pronto intervento per evitare complicanze.
Altri traumi di tipo contusivo possono provocare ematomi a livello dello scroto, con problematiche non semplici da risolvere per via del difficile riassorbimento di tali complicanze, con il rischio piuttosto alto che tali ematomi possano andare incontro a sovra – infezione.

Il trauma del testicolo propriamente detto invece, prevede quasi sempre lesioni di tipo contusivo. Immediatamente si avvertono sintomi quali dolore acuto con nausea e vomito associati ad ematomi dello scroto.

Il dolore testicolare si presenta come sintomo anche in caso di tumore al testicolo, ma va notato che in questo caso i primi sintomi a comparire consistono in un senso di peso e fastidio con il dolore che inizialmente compare solo nel 10% dei pazienti (una delle possibili ragioni del ritardo di diagnosi).

In caso di tumore, il dolore testicolare è dovuto ad un infarto intratumorale, ovvero parte della neoplasia va incontro a necrosi (morte del tessuto) poiché il suo elevato tasso di crescita non gli permette di ricevere l’apporto sanguigno necessario. Oltre al dolore potranno manifestarsi altri sintomi quali gonfiore e arrossamento dello scroto, dolore all’asta del pene e al glande, eiaculazione dolorosa, sangue nelle urine (ematuria). A questo proposito si ricorda l’importanza di una regolare autopalpazione del testicolo, segnalando tempestivamente qualsiasi rilievo di nodulo sospetto.

Sintomi

Il dolore testicolare può presentare diverse caratteristiche:

  • Dolore di tipo gravativo, si localizza al testicolo interessato e possiede una buona remissione in posizione clinostatica (ovvero orizzontale, come quando si è distesi sul letto); si presenta soprattutto nei casi di idrocele non infetto, in caso di una massa cistica o di una massa tumorale.
  • Dolore ad insorgenza subdola, tende ad accentuarsi in maniera graduale nel tempo; è il dolore tipico dei tumori testicolari che si accrescono progressivamente peggiorando la sintomatologia algica.
  • Dolore ad insorgenza acuta, ovvero che si accentua rapidamente in breve tempo; è il dolore che tipicamente compare nei casi di orchite e di orchi-epididimite, ovvero patologie infettive e infiammatorie del testicolo.
  • Dolore ad insorgenza improvvisa e violenta, è il dolore tipico in caso di una torsione del funicolo spermatico (anche detta torsione testicolare) e in caso di trauma più o meno violento.

Il dolore testicolare mono- o bilaterale è sintomo, manifestazione di una qualche patologia a monte; nella maggior parte dei casi può  quindi associarsi ad altri sintomi che caratterizzano il quadro clinico della condizione e sarà spesso l’insieme dei segni e dei sintomi clinici a consentire al medico di formulare un’ipotesi diagnostica che dovrà poi essere confermata.

 

Il dolore in caso di torsione testicolare, che insieme ai traumi più violenti rappresenta la condizione che più di tutte richiede immediata assistenza ospedaliera, insorge in maniera improvvisa e molto brusca; il dolore è acuto e localizzato a livello testicolare, per poi risalire verso la regione inguinale e pelvica; spesso i pazienti riferiscono anche dolore addominale.

Un forte dolore testicolare, improvviso come in caso di torsione del funicolo o di trauma, può presentarsi accompagnato da nausea e vomito, tachicardia, tachipnea (aumento della frequenza respiratoria) e diaforesi (sudorazione eccessiva).

Diagnosi

Lo specialista di riferimento per tutti i disturbi del testicolo è l’urologo.

La diagnosi si basa essenzialmente sull’anamnesi e sull’esame obiettivo eseguiti dal medico durante la visita, ma richiede quasi sempre la conferma di esami strumentali, necessari a confermare o ad escludere le cause più gravi e che necessitano di un trattamento urgente per evitare gravi sequele.

L’anamnesi consiste nella formulazione da parte del medico di una serie di domande che vengono poste al paziente, che permettono di ricostruire la storia clinica del paziente. Nel caso del dolore testicolare sarà importante indagare su:

  • quando è comparso il dolore
  • la sua gravità e intensità
  • le caratteristiche peculiari del dolore
  • eventuali patologie sottostanti o altri problemi di salute
  • assunzione di farmaci
  • pregressi interventi urologici o di chirurgia addominale.

L’esame obiettivo mira al riconoscimento dei sintomi soggettivi riferiti dal paziente e dei segni oggettivi ricercati dal medico. Tramite l’ispezione e la palpazione è possibile sospettare ad esempio il rischio di torsione testicolare ed attivarsi subito per un trattamento tempestivo.

Gli esami del sangue permettono di valutare l’innalzamento degli indici infiammatori, come la VES (velocità di eritro-sedimentazione), la leucocitosi (aumento dei globuli bianchi) e la PCR (proteina C-reattiva), tutti indici che si alterano in corso di infiammazione e infezione del testicolo (orchite e orchiepididimite).

Gli esami ematochimici possono riconoscere anche gli agenti infettivi responsabili, attraverso lo studio di specifici anticorpi o con altri test sierologici. Utili risultano anche:

La diagnosi differenziale tra le condizioni che provocano dolore testicolare è sempre fondamentale, per evitare di sottovalutare una condizione di scroto acuto come nel caso di una torsione testicolare. Con l’ausilio dell’ecografia color-doppler è possibile escludere alcune patologie come:

  • ernia inguino-scrotale
  • varicocele
  • epididimite/orchite (infiammazione del testicolo)
  • trauma testicolare senza torsione.

Cura

Quando il dolore insorge in maniera acuta, dopo un trauma o anche una semplice contusione, è sempre opportuno recarsi nel più vicino Pronto Soccorso o presidio ospedaliero per ricevere le cure necessarie ed escludere condizioni di urgenza; la stessa considerazione può essere estesa a tutte le forme di dolore acuto ad insorgenza improvvisa.

Le principali condizioni che richiedono un intervento chirurgico in urgenza sono:

  • torsione testicolare (del funicolo)
  • frattura testicolare post-traumatica
  • ernia inguino – scrotale strozzata
  • gangrena di Fournier
  • emorragia intratumorale.

 

In tutti gli altri casi la terapia dipende strettamente dalla causa scatenante e può comprendere a seconda dei casi un approccio:

  • conservativo
    • riposo
    • impacchi freddi
    • uso di intimo non eccessivamente stretto
  • farmacologico
    • antinfiammatori/anlagesici
    • cortisonici
    • antibiotici in caso di infezioni
  • minimamente invasivo (ad esempio radiologico, nel caso del varicocele)
  • chirurgico.

 

A cura del Dr. Dimonte Ruggiero, medico chirurgo

 

Fonti e bibliografia

  • “Malattie dei reni e delle vie urinarie” – F.P. Schena, F.P. Selvaggi, L. Gesualdo, M. Battaglia. Ed. McGraw-Hill – quarta edizione.

Articoli ed approfondimenti

Link sponsorizzati

Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.