Dolore al basso ventre: cause e quando preoccuparsi

Introduzione

Il dolore al basso ventre (o dolore pelvico) è un disturbo generico, più comune nelle donne.

Spesso confuso con i crampi addominali diffusi, si tratta in realtà di un dolore localizzato esclusivamente nella parte inferiore della pancia, al di sotto dell’ombelico fino ai genitali.

Il basso ventre è occupato da numerose strutture anatomiche che possono essere tutte possibili fonti di dolore al basso ventre, come:

  • ultimo tratto dell’intestino
  • ultimo tratto della colonna vertebrale
  • organi dell’apparato urinario (vescica, reni, ureteri)
  • organi genitali
  • muscoli
  • vasi sanguigni.

Il dolore al basso ventre può avere diversa intensità (più o meno forte), comparire all’improvviso, presentarsi ciclicamente o perdurare da tempo (quando presente da più di 6 mesi lo si classifica come dolore cronico). Può essere provocato da cause di natura molto diversa tra di loro, da meno gravi a più gravi, ma non sempre l’intensità del dolore si correla alla gravità della causa che lo ha provocato.

Donna che si tocca il basso ventre a causa di dolore

iStock.com/Jomkwan

Cause

Il dolore al basso ventre può esser dovuto a molte cause, generalmente di natura gastrointestinale, ginecologica od urinaria, ma non solo. Le cause si distinguono per differente gravità e frequenza.

In linee generali, tra le cause patologiche di dolore al basso ventre ricordiamo:

Alcune volte, invece, la causa del dolore pelvico non è patologica (ossia non è associata ad una malattia) ma legata ad un normale evento fisiologico, come:

  • ovulazione (mittelschmerz)
  • flusso mestruale
  • gravidanza
  • menopausa

Dolori al basso ventre e gravidanza

I dolori al basso ventre sono un disturbo comune e fisiologico nel primo trimestre di gravidanza, ma in caso di dubbi è comunque sempre bene rivolgersi al ginecologo (o in Pronto Soccorso in caso di sintomatologia grave).

Ma perché si avverte dolore in questa fase così delicata ed entusiasmante della vita di una donna?

Il motivo è semplice, all’inizio della gravidanza avviene l’impianto dell’embrione, aumenta il flusso di sangue al basso ventre e l’utero è coinvolto da diversi cambiamenti, indispensabili per accogliere al meglio il nascituro: tutto ciò causa comparsa di dolore, che spesso la donna, ignara di essere in dolce attesa, può confondere con i disturbi legati alla sindrome premestruale o i dolori da ciclo mestruale.

Durante il resto della gravidanza, i dolori al basso ventre possono ricomparire, a causa di un cambiamento dell’assetto ormonale (estrogeni e progesterone) o per la fisiologica dilatazione dell’utero che va a comprimere e dislocare diversi organi quali anse intestinali, vescica, stomaco, cuore, colonna vertebrale ed è responsabile anche di altri disturbi tipici di molte donne gravide, come ad esempio:

  • rallentamento della digestione,
  • stitichezza,
  • respiro corto,
  • stanchezza,
  • aumento dei battiti cardiaci (tachicardia),
  • gonfiore addominale,
  • mal di schiena,
  • bisogno impellente di urinare.

Tra le cause meno comuni, ma specifiche di dolori al basso ventre in gravidanza, ricordiamo infine

  • irritazione del legamento rotondo dell’utero, un cordone fatto di tessuto fibro-muscolare che serve a mantenere l’utero nella sua posizione naturale e che si può stendere ed andare in tensione mano a mano che il feto cresce all’interno del ventre materno,
  • contrazioni Braxton-Hicks, ossia le contrazioni preparatorie al parto, che possono manifestarsi già nel secondo trimestre di gravidanza, da non confondersi con le contrazioni vere e proprie del travaglio. Definite anche false contrazioni, non presentano regolarità e non sono frequenti, possono allentarsi cambiando posizione, e sono dovute ad un movimento del feto o manifestarsi dopo uno sforzo fisico o se si è bevuto poco.

Non sempre i dolori al basso ventre sono un evento fisiologico in gravidanza e ci sono alcuni aspetti che la donna non dovrebbe mai sottovalutare se avverte tale disturbo, ad esempio:

  • persistenza del fastidio
  • mancata risoluzione nell’arco di poco tempo e/o eventuale peggioramento
  • perdita di sangue dalla vagina.

In questi casi è bene recarsi immediatamente dal ginecologo per un controllo, per chiarire se si tratti di sintomi privi di significato clinico o, al contrario, il segnale di

  • minaccia d’aborto o aborto spontaneo (più frequente nelle prime settimane di gravidanza),
  • sviluppo di pre-eclampsia (più comune nei mesi terminali della gestazione).

Dolore al basso ventre ed altri sintomi

Il dolore al basso ventre è un disturbo che si manifesta nella parte più bassa della pancia, al di sotto dell’ombelico fino ai genitali esterni. Può essere di differente intensità, ad esempio:

  • sordo (debole)
  • crampiforme o simil-colico (è moderato/forte, va e viene ad ondate)
  • lancinante (molto forte ed improvviso)

inoltre può essere

  • localizzato in un punto (parte centrale, a sinistra o a destra oppure diffuso in tutto il basso ventre)
  • continuo, episodico, acuto o manifestarsi ciclicamente (ad esempio questo vale per il dolore al basso ventre correlato con i dolori da ciclo mestruale, che si presentano ogni mese)
  • legato a particolari condizioni quali: posture sbagliate, sforzi fisici, alimentazione errata, inizio di una gravidanza, cattive abitudini di vita, abuso di farmaci, ecc.

Il dolore al basso ventre può essere accompagnato da altri sintomi, a seconda della causa scatenante, come ad esempio:

Questi altri sintomi non andrebbero mai sottovalutati, specie se il dolore al basso ventre

  • tende a perdurare per più giorni
  • o non ha una causa apparente (ad esempio il ciclo mestruale)
  • o diventa più forte

È sempre raccomandato rivolgersi al medico per una visita di controllo infatti, pur trattandosi solitamente di un problema lieve e passeggero, talvolta il dolore al basso ventre può essere la spia di una malattia più grave che richiede cure specifiche, talvolta perfino un intervento chirurgico.

Diagnosi

Il primo passo per scoprire la causa del dolore al basso ventre è raccogliere la storia clinica del paziente, senza tralasciare nessun particolare. Al paziente va chiesto:

  • quali siano le caratteristiche del dolore (quanto è forte, come e quando si è manifestato, se presenta altri sintomi correlati)
  • cosa mangi abitualmente
  • se abbia una minzione ed un’evacuazione regolare
  • se assuma farmaci
  • se soffra di patologie note
  • se abbia subito un trauma o si è sottoposto ad un intervento chirurgico di recente
  • se abbia perso peso negli ultimi 6 mesi, senza un motivo apparente

La visita medica consente di individuare alcune caratteristiche del dolore, come sede ed intensità.

Innanzitutto il medico palpa tutto il basso ventre del paziente per individuare dove viene evocato il dolore se:

  • localizzato (al centro, a sinistra, a destra)
  • o se in maniera diffusa su tutta la parte bassa della pancia
  • e se questo dolore si diffonda in altre parti del corpo (come, ad esempio, schiena, inguine o gambe).

Questo permette di escludere alcuni organi come possibili fonti di dolore: ad esempio un dolore a destra è tipico di appendicite o di un disturbo dell’ovaio, a sinistra indica un’affezione del colon o dell’ovaio, al centro un problema vescicale od uterino.

La palpazione consente anche di valutare obiettivamente l’intensità del dolore

  • lieve,
  • moderata
  • o intensa.

La visita consente infine di evidenziare un’eventuale ernia ombelicale o inguinale, segni di cicatrici chirurgiche, meteorismo o stati di sub-occlusione/occlusione intestinale.

A completamento della diagnosi, il medico può prescrivere, a seconda del sospetto diagnostico, uno o più dei seguenti esami di laboratorio o radiologici:

oppure un consulto medico specialistico con un

  • ginecologo
  • gastroenterologo
  • chirurgo
  • urologo

Rimedi

La corretta cura di un dolore al basso ventre richiede innanzitutto la corretta diagnosi: solo una volta che sia stata scoperta la causa del dolore il medico può fornire i suggerimenti per alleviare il disturbo.

Una causa comune di dolore al basso ventre nella donna è la dismenorrea, ossia il dolore legato al ciclo mestruale; in questi casi, può essere molto utile l’uso di:

  • antidolorifici da banco (come FANS, cioè antiinfiammatori non steroidei , facendo attenzione a non abusarne per evitare l’insorgenza di effetti collaterali od intolleranze)
  • pillola anticoncezionale
  • tisane naturali a base di camomilla, malva, melissa
  • borsa d’acqua calda
  • integratori di magnesio (da assumere ciclicamente, circa una settimana prima del ciclo mestruale).

Altra causa comune di dolore al basso ventre sono i disturbi intestinali, come stitichezza, meteorismo, diarrea, sindrome del colon irritabile oppure una malattia infiammatoria cronica (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa), per cui in questi casi può essere raccomandato di:

  • correggere l’alimentazione
  • e far uso di
    • fermenti lattici e probiotici, antidiarroici da banco, antibiotici intestinali, farmaci antispastici (se diarrea)
    • lassativi (se stitichezza)
    • carbone vegetale (se pancia gonfia)
    • ansiolitici, in caso il medico osservi una tendenza da parte del paziente a somatizzare un disturbo d’ansia o un periodo di stress.

Nel caso di infezioni urinarie o ginecologiche possono essere utili a seconda dei casi:

  • antibiotici
  • antimicotici
  • ovuli vaginali
  • supplementi a base di D-mannosio o mirtillo rosso

Raramente è richiesto l’intervento chirurgico, che può essere utile limitatamente ai casi di dolore al basso ventre dovuti ad esempio ad un’appendicite, un’ernia inguinale, una patologia ginecologica (cisti ovarica voluminosa, fibroma uterino,…) o, più raramente, ad alcune forme di tumore od un’emergenza medica come una peritonite od un aneurisma dell’aorta addominale.

Bibliografia

  • Harrison, Principi di Medicina Interna
  • Zanoio, Ginecologia e Ostetricia

 

A cura della Dr.ssa Tiziana Bruno, medico chirurgo

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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