Ematochezia: cause e quando preoccuparsi del sangue nelle feci

Ematochezia: significato

Ematochezia è il termine medico che indica l’espulsione di feci miste a sangue di colore rosso vivo; si tratta cioè di feci che vengono colorate di sangue solo nella parte terminale dell’intestino (retto), dopo la loro formazione.

In questo senso differiscono quindi da:

  • melena, che consiste nell’emissione di feci nere a causa del sangue digerito nei tratti superiori dell’intestino,
  • rettorragia (o proctorragia), fenomeno che suggerisce la perdita di un’abbondante quantità di sangue dal retto, non necessariamente solo con la defecazione.

Cause

L’ematochezia indica la presenza di sangue rosso vivo nelle feci ed è indicativo di una sorgente di sanguinamento che proviene dal tratto gastrointestinale terminale.

Le cause più comuni di ematochezia negli adulti comprendono

Si ricordi che anche il consumo alimentare di barbabietola può favorire la colorazione rossastra delle feci.

Più raramente il sanguinamento potrebbe essere legato alla presenza di un’infezione, talvolta sessualmente trasmessa come:

Escherichia coli e Clostridium difficile sono invece due delle infezioni più comuni che causano la colite emorragica acuta (diarrea con presenza di sangue).

Sanguinamento dai tratti superiori

Più raramente l’ematochezia può essere legata a un sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore, ma poiché in questi casi in genere il sangue subisce l’azione degli enzimi digestivi trasformandosi in un colore nero, l’ematochezia di origine gastrointestinale superiore è spesso suggestiva di un grave e abbondante sanguinamento, potenzialmente pericoloso per la vita, perché tale da non riuscire ad essere completamente digerito.

Neonati e bambini

Nel neonato l’ematochezia potrebbe essere conseguente al sangue materno ingerito al momento del parto, oppure rappresenta un più preoccupante segnale di enterocolite necrotizzante, una grave condizione che colpisce i neonati prematuri. L’ematochezia associata al dolore addominale è invece più caratteristica di intussuscezione.

Negli adolescenti e nei giovani adulti è invece la rettocolite ulcerosa la causa più comune.

Sintomi

L’ematochezia è essa stessa un sintomo, e non una condizione patologica di per sé, che si manifesta con l’espulsione di feci colorate in superficie dalla presenza di sangue rosso vivo.

La quantità di sangue osservata può variare da lieve a grave, a seconda delle cause dell’emorragia:

  • I casi lievi possono apparire come striature di sangue rosso sulle feci o sulla carta igienica del paziente dopo la pulizia,
  • mentre i casi gravi possono presentarsi come sanguinamento più severo anche sul sanitario.

Eventuali altri sintomi d’accompagnamento sono invece caratteristici delle diverse cause.

Complicazioni

Le possibili complicazioni sono specifiche della causa scatenante, ad esempio:

  • Le emorroidi esterne possono andare incontro a trombosi, causando dolore e disagio severi.
  • Le ragadi anali possono cronicizzarsi diventano più resistenti al trattamento conservativo e arrivando a richiedere la chirurgia.
  • I tumori possono metastatizzare ai linfonodi più prossimi e ad altri organi se il trattamento viene ritardato.

Più in generale, invece un sanguinamento continuo può causare anemia sintomatica con sviluppo di

Quando preoccuparsi

Donna preoccupata

Shutterstock/Ground Picture

Secondo le indicazioni delle cliniche Mayo si raccomanda di:

rivolgersi in Pronto Soccorso (o chiamare un’ambulanza) in caso di significativo sanguinamento rettale significativo e qualsiasi segno di shock:

È invece necessario rivolgersi al medico in qualsiasi caso di sanguinamento persistente nel tempo.

Diagnosi

Per diagnosticare la causa dell’ematochezia potrebbe essere sufficiente la sola visita medica, qualora il problema fosse ad esempio riconducibile alla presenza di emorroidi infiammate; l’esame rettale si focalizza sull’ispezione dell’ano per individuare eventuali escrescenze cutanee sporgenti, emorroidi sporgenti, ragadi o qualsiasi altra apparente anomalia.

Potrebbero rendersi necessari esami del sangue al fine di verificare l’eventuale sviluppo di anemia (in caso di perdite abbondanti e/o persistenti da lungo tempo).

In caso di dubbi sulla natura del sanguinamento è possibile ricorrere a esami strumentali:

Cura

La terapia è strettamente dipendente dalla causa del sanguinamento, ad esempio:

  • Nel caso delle emorroidi si ricorre in genere a trattamenti topici (creme) a base di cortisonici in grado di ridurre l’eventuale dolore e l’infiammazione.
  • Le malattie infiammatorie intestinali richiedono farmaci antinfiammatori specifici ed eventualmente immunosoppressori.
  • La diverticolosi viene generalmente trattata con terapie preventive (dieta ricca di fibre).
  • Il tumore del colon retto può invece richiedere approcci più invasivi e prolungati nel tempo, come chirurgia ed eventuale terapia farmacologica.

Come capire se il sangue viene dalle emorroidi?

  1. Tipo di sanguinamento: Il sangue causato dalle emorroidi è solitamente rosso vivo e compare sulla carta igienica, nelle feci o nel water. Se il sangue è più scuro o nero, potrebbe provenire da una parte superiore del tratto digestivo.
  2. Dolore e fastidio: Le emorroidi possono causare dolore, prurito e fastidio nella zona anale, anche se si tratta di sintomi più rari di quanto si pensi.
  3. Gonfiore e protuberanze: La presenza di gonfiore o protuberanze avvertite al tatto vicino all’ano potrebbero suggerire l’infiammazione delle vene emorroidarie. (le emorroidi esterne sono visibili e palpabili, mentre quelle interne possono essere identificate durante un esame medico).
  4. Fattori scatenanti: Le emorroidi possono essere aggravate da sforzi durante la defecazione, stitichezza, gravidanza o sedentarietà prolungata.
  5. Esame medico: La conferma più sicura viene da un esame medico. Posso eseguire un esame rettale con un dito guantato e lubrificato per verificare la presenza di emorroidi interne o esterne. In alcuni casi, potrebbe essere necessaria una anoscopia o una sigmoidoscopia per avere una visione migliore del retto.

Fonti e bibliografia

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.