Introduzione
Il ciclo mestruale di una donna è il periodo che intercorre tra una mestruazione (flusso ematico, tipicamente della durata di circa 5-7 giorni) e l’altra e riguarda una serie di periodiche modificazioni fisiologiche cui va incontro l’apparato riproduttivo; un ciclo regolare ha durata simile ad ogni presentazione, in genere compreso tra i 28 e i 31 giorni, tuttavia in alcune donne si presenta in maniera irregolare con una durata inferiore o superiore rispetto al previsto.
L’oligomenorrea è un disturbo caratterizzato da una periodicità superiore ai 35 giorni ed inferiore ai 90 (ciclo lungo), spesso associato a perdite ematiche limitate.
Più in generale il ciclo mestruale può andare incontro alle seguente modificazioni:
- Polimenorrea, quando se intervalli tra le mestruazioni sono inferiori ai 22 giorni
- Oligomenorrea, quando gli intervalli tra le mestruazioni superano i 35 giorni
- Amenorrea, quando gli intervalli tra le mestruazioni superano i 90 giorni.
A questi possono essere variamente associati i seguenti sintomi:
- Ipomenorrea, flusso scarso
- Ipermenorrea, flusso abbondante
- Dismenorrea, dolore mestruale
L’oligomenorrea si osserva per definizione solo nelle donne durante in età fertile e provoca cicli mestruali di durata maggiore ma meno abbondanti rispetto alla norma (normalmente, le perdite ematiche non superano gli 8 giorni); tra le cause principali si annoverano
- disturbi endocrinologici (tra tutti spicca per frequenza la sindrome dell’ovaio policistico, seguito da patologie tiroidee)
- terapie farmacologiche
- disturbi alimentari che alterino il peso corporeo.
È infine molto comune un’oligomenorrea parafisiologica conseguente alla giovane età e ad una maturazione ancora incompleta del sistema riproduttore (si stima che interessi circa una ragazza su 3 durante il primo ciclo mestruale, menarca, e nel primo anno da esso), al pari di quella legata all’approssimarsi della meopausa.
Le possibili implicazioni e complicazioni in termini di fertilità sono strettamente correlate alla causa scatenante più che alla periodicità del ciclo mestruale in sé, di conseguenza anche la terapia riguarda il trattamento della patologia a monte, nonché l’interruzione, il contenimento e l’eventuale correzione dei fattori responsabili, che può prevedere a seconda dei casi un approccio
- nutrizionale,
- psicologico
- e ormonale.
Cause
L’oligomenorrea è di per sé un sintomo, non una malattia, ed in particolare espressione di un disturbo a monte; tra le possibili patologie responsabili di un allungamento del ciclo mestruale vi sono:
- Sindrome dell’ovaio policistico
- Alterazioni ipofisarie (ad esempio adenomi, insufficienza funzionale)
- Ovaio multifollicolare
- Iperplasia surrenalica
- Ipertiroidismo
- Ipotiroidismo
- Perimenopausa o menopausa precoce
- Diabete
- Iperprolattinemia
- Bulimia
- Anoressia
- Ansia, stress cronico o periodi di vita particolarmente stressanti
- Cancro uterino
- Infertilità
Ulteriori fattori in grado spiegare l’oligomenorrea sono:
- Assunzione di farmaci (antipsicotici e antiepilettici)
- Triade dell’atleta a livello agonistico:
- esercizio fisico molto intenso
- dieta ferrea
- cambiamenti ormonali
- Utilizzo della pillola anticoncezionale
Rappresentano, dunque, fattori di rischio:
- Praticare sport agonistico
- Seguire diete eccessivamente restrittive
- Soffrire di un disturbo del comportamento alimentare
- Assumere alcuni tipi di farmaci
Sintomi
Il sintomo dell’oligomenorrea è rappresentato dal ritardo tra le mestruazioni e un prolungamento del ciclo mestruale, ritardo che potrebbe comportare l’assenza di ovulazione in alcune donne.
I sintomi eventualmente associati, più in generale, possono essere correlati alla patologia primaria: ad esempio nella sindrome dell’ovaio policistico si nota la comparsa atipica di peluria (irsutismo), acne e eccesso di sebo sulla cute.
Quando l’oligomenorrea è correlata alla presentazione della menopausa, possono riscontrarsi:
- Alterazioni umorali
- Alterazioni termiche e vampate di calore
- Ipertensione
- Insonnia e disturbi del sonno
- Secchezza vaginale
- Stanchezza
- Aumento di peso
- Gonfiore addominale
- Emicrania e cefalee
La manifestazione e la sintomatologia delle mestruazioni in donne con oligomenorrea non differisce in genere dalla normalità, con eventuale presenza di
- Dolore e gonfiore addominale
- Dolore e gonfiore del seno
- Sviluppo di foruncoli
- Emicrania
- Alterazioni dell’umore
Complicazioni
Contestualmente all’oligomenorrea la donna può presentare una diminuzione delle possibilità di concepimento a causa dell’impossibilità, per alcuni soggetti, di ovulare, ostacolando quindi la fecondazione e la gravidanza.
A causa dell’infertilità, le donne possono tuttavia sperimentare un profondo impatto sotto il profilo psicologico, sviluppando gravi tratti depressivi; la patologia, quindi, può nuocere gravemente alla qualità della vita dei soggetti che ne soffrono creando, inoltre, un peggioramento della patologia stessa quando legata ad eventi stressanti e fattori in grado di provocare ansia.
Eventuali ulteriori complicazioni sono infine legate e specifiche della patologia di base.
Diagnosi
L’oligomenorrea in sé non desta particolari preoccupazioni nella donna, se non un allarmismo legato alla possibilità di una gravidanza indesiderata soprattutto nei primi periodi di comparsa.
Si raccomanda comunque di rivolgersi sempre al ginecologo per qualsiasi anomalia inspiegabile del ciclo e, più in generale, legata all’apparato genitale.
Gli esami di routine, per confermare o confutare le ipotesi diagnostiche legate alle patologie eziologiche, da effettuare dopo un’accurata indagine anamnestica e una visita ginecologica, comprendono principalmente
- Esami del sangue, tra cui
- Ecografia pelvica transvaginale o transaddominale (per verificare la presenza di ovaio multifollicolare o policistico)
Cura
Il trattamento dell’oligomenorrea è subordinato al trattamento delle cause scatenanti; nello specifico è competenza dello specialista in endocrinologia poiché spesso richiede terapie ormonali che possano risolvere le problematiche e regolarizzare il ciclo mestruale.
Prima di ricorrere alla farmacologia:
- se la causa è legata all’utilizzo di alcuni medicinali, va concordato con il medico l’eventuale sospensione o alternativa;
- va regolarizzata la dieta sulla base delle necessità fisiologiche del soggetto (molti casi di ovaio policistico si risolvono essenzialmente mediante il recupero del proprio peso forma);
- viene valutato l’impatto dell’attività sportiva (è molto comune osservare alterazioni mestruale in donne impegnate in discipline sportive agonistiche);
- se, invece, la causa è ricollegabile a un disturbo alimentare o a sintomatologie a carattere psicologico, il paziente dev’essere preso in cura da un professionista della salute mentale.
La terapia farmacologica specifica, invece, è un trattamento ormonale esterno che può prevedere:
- Terapia estroprogestinica, ossia l’utilizzo della pillola estroprogestinica (anticoncezionale) per regolarizzare gli ormoni sessuali,
- Terapia progestinica con l’utilizzo della minipillola che contiene piccole quantità di un estrogeno e di un progestinico, simulando gli ormoni naturali.
- Altre terapie in caso di patologie tiroidee, prolattinoma, …
Prevenzione
- Apprendere una miglior capacità di gestione dello stress e della salute mentale, grazie ad attività rilassanti (meditazione, training autogeno, yoga, …) o mediante un supporto psicologico o psicoterapico;
- Praticare regolare attività sportiva, evitando gli eccessi e rispettando i propri limiti fisiologici;
- Concordare una corretta dieta con un dietologo professionista e rispettarla, evitando anche regimi estremamente restrittivi;
- Rivolgersi periodicamente al proprio ginecologo di fiducia per una visita di controllo.
A cura del Dr.
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