Pelle secca (xerosi) del viso, gambe, corpo: cause e rimedi

Introduzione

Xerodermia è il termine medico che si usa per definire uno stato di secchezza cutanea non associato a disturbi ereditari o ad altre patologie sistemiche; è in genere considerato sinonimo di xerosi.

Può colpire qualsiasi parte del corpo, ma generalmente viso (a causa della delicatezza della zona), gambe, mani e piedi sono i distretti più interessati dal disturbo.

Generalmente la secchezza della cute è da attribuirsi alla perdita dello strato lipidico cutaneo (grassi), che porta inevitabilmente all’evaporazione transdermica dell’acqua; in alcuni pazienti è associata a prurito, sintomo che tuttavia richiede di escludere la possibile presenza di condizioni più specifiche (ad esempio dermatite atopica).

Lo specialista di riferimento è il medico dermatologo e la diagnosi è clinica, mediante anamnesi ed esame obiettivo dermatologico. Il trattamento prevede la correzione dei fattori di rischio e l’idratazione della cute mediante l’uso di creme ed emollienti.

Pelle secca

Getty/ShotPrime

Cause

La xerodermia è provocata dalla riduzione del contenuto di acqua nello strato corneo dell’epidermide (cioè lo strato più superficiale della cute), che in genere si ha a causa della perdita del film idrolipidico superficiale della cute.

La pelle è l’organo più grande del corpo umano e ne ricopre la maggior parte della superficie; è il punto di contatto più importante con l’ambiente esterno e, per questo, viene quotidianamente a contatto con svariate sostanze (prodotti chimici, saponi, indumenti, …) ed ogni genere di condizione (sbalzi di temperatura e di umidità).

È quindi una barriera che protegge il corpo da minacce di vario tipo (fisiche, chimiche, biologiche, elettromagnetiche, …) e, allo stesso tempo, modula e previene un’eccessiva perdita di liquidi ed elettroliti dall’ambiente interno attraverso una fine regolazione della sudorazione; a questo scopo sullo strato esterno della cute è presente una miscela di lipidi di origine sebacea (liquido di consistenza grassa) dotati di numerose funzioni, tra cui:

  • Trattenere l’acqua e rallentarne l’evaporazione mantenendo la cute idratata
  • Proteggere l’organismo dagli agenti esterni
  • Ridurre il rischio di incorrere in infezioni
  • Modulare l’assorbimento e l’escrezione di sostanze mediante la cute
  • Conferire l’odore cutaneo

Tutte le condizioni che intaccano l’integrità di questa barriera possono portare allo sviluppo di xerodermia.

Fattori di rischio

Sono riconosciuti come fattori di rischio per lo sviluppo di xerodermia:

  • Ambiente ventoso e freddo, oppure secco e caldo (stagione fredda, estate, esposizione ad aria condizionata, …)
  • Dermatite atopica: patologia infiammatoria cronica e ricorrente della pelle che predispone alla secchezza cutanea
  • Età avanzata: con l’avanzare dell’età si assiste ad una fisiologica perdita del film idrolipidico (spesso associata ad una persistente disidratazione subclinica)
  • Lavaggi frequenti, che comportano la perdita del film lipidico superficiale della cute
  • Detergenti aggressivi
  • Disidratazione per scarso consumo di acqua
  • Carenza di vitamina A o D
  • Carenza di zinco
  • Farmaci (in forma di effetto indesiderato, ad esempio dei diuretici e radioterapia)
  • Patologie

Sintomi

Il tratto di cute xerosico appare:

  • Assottigliato con i vasi sanguigni visibili in trasparenza
  • Fragile
  • Secco
  • Poco elastico
  • Con desquamazione di vario grado

Manifestazioni di pelle secca si verificano lungo uno spettro, diventando più gravi man mano che la condizione persiste e/o peggiora; possono comparire rughe e fenomeni di desquamazione.

Nelle forme più severe la pelle secca può essere associata a prurito intenso e dolore locale.

Complicanze

La xerodermia è una condizione che indebolisce la cute e può farle perdere la sua naturale funzione di barriera; si possono quindi creare fissurazioni o soluzioni di continuità, che possono complicare il quadro con lo sviluppo di infiammazione ed infezione della cute (soprattutto in caso di prurito, il cui successivo grattamento può causare lesioni ed escoriazioni più o meno superficiali).

Diagnosi

Lo specialista di riferimento è il medico dermatologo che, una volta raccolta l’anamnesi del paziente focalizzandosi sulle sue abitudini di vita, effettuerà l’esame obiettivo specialistico concentrandosi sulle caratteristiche della cute, che appare secca e con vari gradi di desquamazione.

Diagnosi differenziale

Un importante compito del dermatologo è escludere la presenza di una possibile patologia sistemica responsabile del sintomo, come nel caso di:

Rimedi e cura

Il trattamento della xerodermia è volto a ridonare alla cute il caratteristico aspetto morbido ed elastico, ripristinandone il giusto contenuto d’acqua. Occorre pertanto mantenere ben idratata la cute mediante l’uso di emollienti e prevenire tutte le condizioni che possono portare ad aggravare la secchezza cutanea.

  • Creme emollienti applicate immediatamente dopo i lavaggi, così da limitare l’evaporazione cutanea di acqua
  • Idratanti densi (creme a base di oli minerali o vasellina): funzionano meglio rispetto alle lozioni a base di acqua, grazie ad una durata prolungata
  • Idratanti con additivi: ceramidi, acidi alfa glicolici, acidi beta glicolici

La dermatite atopica, o altre condizioni infiammatorie/allergiiche, possono beneficiare di cicli di corticosteroidi topici (l’utilizzo prolungato può assottigliare la pelle).

Prevenzione

Al fine di prevenire e contrastare lo sviluppo di pelle secca si consiglia di:

  • Preferire l’acqua tiepida al posto di quella bollente
  • Ridurre la frequenza dei lavaggi
  • Preferire una doccia veloce al bagno
  • Non usare saponi aggressivi, cosmetici e profumi a base alcolica
  • Essere ben idratati bevendo almeno due litri di acqua al giorno e consumando frutta e verdura fresca
  • Utilizzare umidificatori ambientali se l’ambiente è eccessivamente secco
  • Ridurre l’esposizione ambientale a climi secchi e aridi o freddi e ventosi
  • Evitare di usare abiti composti da materiali sintetici ma preferire quelli in fibre naturali e non lavarli con detersivi ricchi di coloranti e profumi in quanto possono permanere sui capi e poi irritare la cute

 

A cura del Dr. Mirko Fortuna, medico chirurgo

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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