Perdita di peso involontaria ed inspiegable: cause e pericoli

Introduzione

Il controllo del peso corporeo è un capitolo della medicina che ha acquisito importanza crescente nel corso degli ultimi cinquant’anni; in questo periodo sono infatti spaventosamente aumentati i tassi di incidenza di alcune patologie legate all’alimentazione e al metabolismo:

  • Obesità
  • Anoressia
  • Bulimia
  • Malattie cardiovascolari

Stabilire quali siano le ragioni per cui ciò è avvenuto non è affatto semplice, e in ogni caso si tratta di un quadro multidimensionale che tocca con tutta probabilità anche le sfere sociologica, economica e geografica.

Prima di approfondire l’argomento della perdita di perso, tuttavia, è necessario precisare due concetti fondamentali.

  1. Il meccanismo alla base della perdita di peso è la creazione di deficit calorico, ovvero l’introduzione (mediante alimenti, bevande o integratori vari) di meno calorie di quelle effettivamente consumate (tra metabolismo basale e fabbisogno relativo alle attività volontarie).
  2. Variazioni lievi del proprio peso corporeo sono da considerarsi fisiologiche, soprattutto se l’unità di tempo presa in considerazione è quella del giorno solare: il riscontro di qualche etto di troppo (o viceversa) al mattino sulla bilancia è quindi un fenomeno perfettamente normale, riconducibile con tutta probabilità al differente introito di acqua tra una giornata e l’altra. Anche le “uscite” sono importanti: la sudorazione profusa in una giornata di sport o la minzione frequente in caso di stress psicofisico possono contribuire a far perdere molta acqua e di conseguenza a perdere peso.

Piccole variazioni nel proprio peso corporeo non devono quindi preoccupare, in quanto tendono ad equilibrarsi nel lungo termine (se il rapporto calorie assunte/calorie consumate rimane costante).

In alcuni casi, tuttavia, la perdita di peso è involontaria è può rappresentare la prima manifestazione di un processo patologico che va indagato ed approfondito al fine di evitare evoluzioni maligne e trattare in maniera efficace la causa sottostante.

Piedi di donna che stanno per salire su una bliancia

iStock.com/Rostislav_Sedlacek

Cause

Le cause di una perdita di peso involontaria sono molteplici, ma possono essere ricondotte principalmente a due filoni:

  • psicosociale (sostenuto da una causa non oggettivabile)
  • organico (ossia sostenuto da una causa oggettivabile).

In alcuni casi, nonostante la ricerca clinica e psicologica di una causa, non è possibile determinare perché sia avvenuta una perdita di peso: si parla quindi di genesi idiopatica.

Cause psicosociali

  • Depressione: un quadro depressivo può determinare sia un aumento che una riduzione nell’intake alimentare; nel secondo caso in particolare è frequente l’associazione con una condizione chiamata anedonia, in cui l’individuo depresso smette di provare piacere per attività che normalmente troverebbe gratificanti, come il rapporto sessuale o appunto l’assunzione di cibo.
  • Demenza: è definita come una forma di deterioramento delle funzionalità cognitive, spesso correlata all’età avanzata o ad alcune malattie neurologiche specifiche quali la malattia di Alzheimer o la demenza fronto-temporale; chi è affetto da demenza perde il controllo di alcune funzioni vitali basali quali appunto l’alimentazione.
  • Scarsa autonomia: i pazienti non autosufficienti, spesso disabili o geriatrici, possono mancare della capacità di alimentarsi in maniera autonoma; ciò può accadere per diversi motivi, dall’incapacità a cucinare una semplice pietanza per sé stessi a quella di poter assumere in sicurezza un alimento (ad esempio per il rischio di eventi ab ingestis).

Cause mediche

  • Malattia neoplastica: i tumori costituiscono la prima causa di perdita di peso involontaria organica
  • Alterazioni di natura odontoiatrica: disturbi della masticazione o della dentizione possono interferire con la primissima fase di ingestione del cibo, rendendolo scarsamente appetibile e riducendone di conseguenza la quantità ingerita.
  • Malattia gastro-intestinale primitiva: può rendere difficile il mantenimento del proprio intake calorico ottimale qualora i sintomi della malattia rendano scarsamente appetibile il cibo o ne alterino i meccanismi biochimici di assorbimento; tra le principali vi sono:
  • Disfagia: ossia la difficoltà ad ingerire cibi o liquidi.
  • Malattie infettive: il meccanismo è solitamente legato alla perdita di appetito.
  • Malattie metaboliche: possono determinare una diminuzione di peso, anche se attraverso meccanismi differenti, come nel caso di di diabete di tipo 1 e ipertiroidismo.
  • Malattie respiratorie: possono incrementare il fabbisogno energetico creando un deficit calorico, oppure possono determinare una riduzione dell’appetito.
  • Alcolismo: può essere una causa determinante nella perdita di peso in quanto comporta gravi alterazioni metaboliche e malnutrizione.
  • Terapia farmacologica: l’utilizzo di alcuni farmaci può rendere poco appetibile l’assunzione di cibo, in quanto tra i possibili effetti collaterali sono spesso contemplati:
  • Ageusia: è la perdita della sensibilità gustativa, spesso legata all’età avanzata o ad alcune malattie (tra le quali COVID-19)

Quando preoccuparsi?

I più recenti dati presenti in letteratura suggeriscono che un calo ponderale possa avere origine verosimilmente maligna quando si verifichi una perdita di peso

  • superiore ai 4,5 kg oppure in ogni caso superiore al 5% del proprio peso corporeo “iniziale”
  • in un periodo breve, inferiore ai 6-12 mesi
  • in assenza di un regime dietetico controllato per cui la perdita di peso possa considerarsi in qualche modo “volontaria”.

La perdita di peso è da considerarsi specialmente importante e da valutare con particolare attenzione soprattutto negli individui di età superiore ai 60 anni per l’aumentato rischio di patologia neoplastica.

Anche nel soggetto sovrappeso-obeso occorre monitorare con attenzione il peso corporeo, in quanto un elevato indice di massa corporea costituisce di per sé un rischio per la malattia tumorale.

Esami utili

L’approfondimento di una perdita di peso involontaria passa per la valutazione accurata della dieta che segue il paziente, ed eventualmente per l’esecuzione di un pannello di esami ematochimici utile a chiarire lo stato metabolico del soggetto; i più importanti in questo senso sono:

A questi esami potranno poi seguire approfondimenti di natura strumentale (esami di imaging) quali:

 

A cura del Dr. Marco Cantele, medico chirurgo

Articoli ed approfondimenti

Link sponsorizzati

Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.