Stanchezza, astenia e malessere generale: sintomi, cause e rimedi

Introduzione

La parola astenia (dal termine greco asthenes che si traduce con “assenza di forza”) indica uno stato di eccessiva stanchezza, debolezza e/o mancanza di energia che può comunemente interessare una persona in diversi momenti della sua vita.

Il senso di stanchezza può essere solo fisico, mentale o coinvolgere entrambi gli aspetti, e può accompagnarsi a

  • facile affaticamento anche dopo normali attività della vita quotidiana o attività fisiche leggere,
  • ridotta resistenza a sforzi anche minimi.

L’astenia è un sintomo aspecifico che può

  • riguardare tutti indistintamente:
    • uomini e donne,
    • adulti, anziani e bambini,
  • presentarsi con diverso grado di severità, da forme lievi e passeggere a forme moderate fino a stati di astenia così intensa da impedire qualsiasi attività,
  • comparire anche in condizioni fisiologiche, non legate ad una malattia specifica, come ad esempio
  • essere associato ad un cambio di stagione (ad esempio il passaggio dall’inverno alla primavera) o alla calura estiva.

L’astenia non è quindi una malattia, bensì un potenziale sintomo di numerose patologie, che quando apparentemente non spiegabile da ragioni fisiologiche richiede un attento esame ed un monitoraggio del grado di stanchezza riscontrato, specie se il paziente riferisce di sentirsi stanco da tanto tempo ed il suo stato di spossatezza ha la tendenza a non migliorare con il riposo.

Forme prolungate e/o ingravescenti di astenia, infatti, potrebbero essere spia di condizioni patologiche che richiedono un intervento medico, come uno stato anemico o la presenza di una malattia del metabolismo, un’infezione, un tumore, carenze nutrizionali, una malattia neuromuscolare o psichiatrica, solo per citare alcuni esempi.

Donna che guarda il cellulare al risveglio, con evidente stanchezza e sonno

iStock.com/Hirurg

Cause

Le cause più comuni di astenia sono

  • pressione bassa,
  • anemia da carenza di ferro,
  • gli stati di convalescenza post-influenza o da altre malattie infettive,
  • cambiamenti di stagione (si parlerà in questi casi di astenia primaverile),
  • eccesso di attività fisica (un caso particolare di stanchezza legata al mondo sportivo è la cosiddetta sindrome da over-training, una sindrome caratterizzata da persistente stanchezza e calo delle prestazioni, pur in assenza di rilievi organici: esami del sangue perfetti, assenza di altre malattie, …).

L’astenia, tuttavia, non è un sintomo specifico di una malattia, ciò significa che da solo ha scarso significato diagnostico perché comune a numerosi quadri patologici più o meno gravi, tra cui ricordiamo:

Una prolungata sensazione di stanchezza può svilupparsi anche in conseguenza della cosiddetta “sindrome del burn-out”, una forma di esaurimento fisico e/o mentale che si sviluppa in ambito lavorativo e che è legata a mansioni professionali particolarmente stressanti e logoranti, come ad esempio medici ed operatori sanitari, poliziotti, insegnanti ed assistenti sociali (fu descritta infatti, per la prima volta, in America proprio in queste categorie di lavoratori).

La sindrome da fatica cronica (o encefalomielite mialgica), infine, è una rara causa di astenia invalidante e persistente (la diagnosi prevede una durata minima di 6 mesi). È una malattia legata probabilmente all’instaurarsi di un’infezione di natura virale: i virus causano ingrossamento dei linfonodi ed un danno alle cellule nervose del cervello con conseguenti alterazioni della motilità muscolare, i muscoli non adempiono più in modo energico alla loro funzione e si sviluppa uno stato di apatia su base neurologica (che il medico dovrà differenziare da altri stati di apatia su base psichiatrica, attraverso opportuni test).

Stanchezza e altri sintomi

Un paziente con astenia è una persona che avverte:

  • senso di spossatezza,
  • mancanza di forza fisica,
  • stanchezza mentale,
  • lentezza nei movimenti, per cui anche attività leggere richiedono sforzi maggiori,
  • debolezza muscolare.

Questo stato si associa ad un frequente desiderio di riposo, sebbene non sempre il paziente recuperi le forze, anche dopo aver dormito.

In base alla causa che è all’origine dell’astenia, inoltre, possono essere riferiti altri disturbi quali ad esempio

Tutti questi sintomi, insieme alla stanchezza stessa, devono essere riferiti dal paziente al proprio medico curante che li valuterà attentamente per giungere ad una corretta diagnosi.

L’astenia non andrebbe mai trascurata, perché ignorare il sintomo potrebbe comportare un aggravamento della causa scatenante.

Diagnosi

La raccolta della storia clinica del paziente, ovvero l’anamnesi, consente di chiarire le caratteristiche dell’astenia e poter formulare una diagnosi. Il medico porrà alcune domande al paziente, quali ad esempio:

  • Quando e da quanto tempo si sente stanco? più o meno di 4-6 mesi?
  • L’astenia migliora con il riposo? Oppure peggiora?
  • Ha subito di recente un evento stressante che ha influito sul suo umore e la sua vita quotidiana?
  • Che lavoro svolge?
  • Dorme bene?
  • Assume farmaci?
  • Soffre di qualche malattia nota?
  • Ha altri disturbi?
  • Ha perso peso? Ha perso appetito?

Il medico valuterà quindi nel complesso il suo aspetto fisico alla ricerca di eventuali segni di una malattia organica o psicologica che possano giustificare lo stato di astenia come ad esempio

  • postura,
  • espressione del volto,
  • colorito,
  • presenza di masse palpabili anomale,

oltre a considerare attentamente lo stato mentale del paziente (presenta confusione mentale?, è poco attento?, agitato? o ha un evidente ritardo psicomotorio? …) e misurare i parametri vitali (polso, pressione arteriosa, respiro, temperatura).

In base all’orientamento diagnostico, infine, potranno essere richiesti (qualora il medico lo ritenga utile)

  • esami del sangue,
  • esami delle urine,
  • indagini radiologiche (ecografie, RX, TAC o RMN),

per confermare il sospetto diagnostico ed escludere altre possibili cause di astenia.

Cure e rimedi

Le cure per l’astenia dipendono dalla causa che ne è all’origine.

Se l’astenia è legata a cause fisiche transitorie, può essere utile semplicemente

  • seguire una dieta bilanciata,
  • assumere eventualmente integratori di ferro, acido folico, acidi grassi omega 3, antiossidanti, vitamine e/o sali minerali (in particolare potassio e magnesio, coinvolti nel metabolismo muscolare),

per ricostituire l’organismo delle sostanze nutrizionali di cui è carente.

È consigliabile inoltre:

  • idratarsi bevendo 1.5-2 litri di acqua al giorno,
  • consumare 3-5 porzioni di ortaggi e frutti di stagione al giorno,
  • evitare cibi conservati, snack e fast food,
  • evitare ambienti particolarmente caldi o inquinati,
  • dormire almeno 8 ore per notte,
  • non eccedere con alcool e superalcolici,
  • concedersi i giusti tempi di recupero dopo un’attività sportiva,
  • non saltare i riposi dei turni di lavoro (se previsti),
  • non saltare i pasti principali.

In alcuni pazienti può essere utile ricorrere ad una psicoterapia di supporto se l’astenia è dovuta ad una causa psichiatrica, ad esempio per ridurre i disturbi legati ad una sindrome depressiva, uno stato di ansia generalizzato, una sindrome ossessiva o una fobia.

Le cure farmacologiche sono prescritte solo in caso di astenia provocata da una malattia organica specifica o particolari condizioni, come ad esempio la menopausa, ed ovviamente i farmaci da utilizzare dipenderanno dalla condizione patologica che ha causato la stanchezza. Potranno essere richiesti, a seconda dei casi

  • antibiotici o antivirali in caso di infezione,
  • terapia ormonale sostitutiva per i sintomi da menopausa,
  • corticosteroidi ed antiinfiammatori per malattie croniche, reumatologiche o per combattere alcuni tipi di dolore,
  • antidepressivi, ansiolitici, antipsicotici o sedativi in caso di malattia psichiatrica,
  • ipoglicemizzanti orali per il diabete,

Qualsiasi cura o suggerimento finalizzato a migliorare lo stato di stanchezza, deve essere attentamente vagliato dal medico.

A cura della Dr.ssa Bruno Tiziana, medico chirurgo

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Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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