Cos’è la steatorrea?
La steatorrea è una condizione caratterizzata da un aumento dell’escrezione di grassi nelle feci, che si manifesta con l’evacuazione di feci pallide (chiare), di grande volume, maleodoranti e molli.
È una delle manifestazioni cliniche dell’insufficiente assorbimento dei grassi, osservabile in varie condizioni come disturbi del pancreas, la celiachia e la sprue tropicale.
La diagnosi di steatorrea può essere effettuata tramite l’analisi delle feci alla ricerca di grassi, anche se di fatto è spesso già abbastanza evidente dall’ispezione visiva.
Richiami di fisiologia
L’assorbimento dei grassi alimentari è un processo più complesso rispetto a quello di carboidrati e proteine che può essere così sintetizzato:
- Ingestione ed emulsione: Quando mangi cibi grassi, l’assorbimento inizia nel tuo stomaco e nell’intestino tenue. I grassi, principalmente sotto forma di trigliceridi, vengono prima di tutto emulsionati (frammentati in piccole gocce) dalla bile, secreta dalla cistifellea. Questo rende i grassi più accessibili agli enzimi digestivi.
- Digestione: Nel tuo intestino tenue gli enzimi pancreatici, principalmente la lipasi pancreatica, rompono i trigliceridi in acidi grassi e monogliceridi mediante un processo idrolisi.
- Formazione di micelle: Gli acidi grassi e i monogliceridi si combinano nuovamente con la bile per formare delle piccole strutture sferiche chiamate micelle. Le micelle sono importanti perché aiutano a trasportare i grassi attraverso il muco dell’intestino tenue fino alle pareti intestinali.
- Assorbimento: Una volta raggiunte le pareti dell’intestino tenue, gli acidi grassi e i monogliceridi escono dalle micelle e passano attraverso la membrana delle cellule intestinali. Una volta all’interno di queste cellule, vengono riconvertiti in trigliceridi.
- Formazione di Chilomicroni: I trigliceridi, insieme ad altre sostanze come il colesterolo, vengono impacchettati in particelle chiamate chilomicroni. Queste particelle, un po’ come dei taxi, vengono poi trasportate via dalla linfa e poi nel flusso sanguigno.
- Distribuzione: Una volta nel sangue i chilomicroni trasportano i grassi in tutto il corpo, dove vengono usati a scopo energetico o immagazzinati per un utilizzo futuro.
Qualora uno qualsiasi di questi passaggi venga impedito o anche solo in parte ostacolato, i grassi possono accumularsi nelle feci, dove richiamano acqua e rendono difficile la formazione di feci solide e formate.
Cause
Le cause della steatorrea sono numerose, ma si possono complessivamente distinguere in tre grandi categorie:
- Condizioni che portano a insufficienza pancreatica esocrina (il pancreas esocrino è la parte responsabile della produzione degli enzimi digestivi), come ad esempio
- pancreatite cronica, tipicamente causata da abuso di alcolici
- fibrosi cistica, malattia che causa la produzione di fluidi viscosi e spessi
- ostruzione o rimozione del dotto pancreatico (ad esempio a causa di tumori del pancreas).
- Carenza di acidi biliari, che potrebbe essere secondaria a
- colestasi (blocco al transito della bile), come nella cirrosi biliare primaria (o, più correttamente, colangite biliare primaria), colangite sclerosante primaria;
- problemi nell’assorbimento degli acidi biliari, ad esempio a causa di resezione dell’intestino o da morbo di Crohn.
- sovraccrescita batterica dell’intestino (SIBO) che può alterare chimicamente gli acidi biliari.
- Malattie che colpiscono l’intestino tenue prossimale, come ad esempio:
- celiachia,
- sprue tropicale,
- giardiasi,
- malattia di Whipple,
- linfoma, amiloidosi, s
- SIBO,
- enteropatia da HIV.
Altre cause rare di steatorrea comprendono l’uso di inibitori della lipasi come l’orlistat (farmaco usato per dimagrire, ad esempio con il nome commerciale di Xenical, Alli, …), la sindrome di Zollinger-Ellison e rigetto di un organo a seguito di trapianto.
Caratteristiche delle feci e altri sintomi
I pazienti affetti da steatorrea presentano feci particolarmente voluminose, chiare, maleodoranti e oleose, che tendono a galleggiare e risultano per questo difficili da scaricare. In alcuni casi la diarrea può essere severa e arrivare a limiti di incontinenza fecale.
Nei primi stadi la steatorrea può tuttavia essere lieve e passare inosservata.
Tra gli altri possibili sintomi legati al cattivo assorbimento dei grassi il paziente potrebbe lamentare:
- diarrea cronica,
- disagio addominale,
- sensazione di gonfiore
- e perdita di peso (a causa dell’impossibilità di assorbire i grassi). Nei casi gravi possono diventare evidenti la perdita di grasso sottocutaneo e un progressivo deperimento muscolare.
Nei bambini, se trascurata, può manifestarsi con ritardo nella crescita e nella pubertà.
Venendo meno l’assorbimento dei grassi anche le vitamine liposolubili (A, D, E, K) non possono più essere assorbite correttamente, con il rischio di sviluppare pericolose carenze.
I pazienti affetti da celiachia possono mostrare sintomi anche extra-intestinali come anemia, ulcere in bocca e rash cutaneo (dermatite erpetiforme).
Il dolore addominale è un sintomo comune nella pancreatite cronica, ma purtroppo poco specifico (si riscontra anche in altre condizioni come la SIBO, le malattie infiammatorie intestinali e la celiachia).
I pazienti con fibrosi cistica presentano manifestazioni polmonari (ma tutti i neonati italiani vengono sottoposti allo screening neonatale per la fibrosi cistica per Legge dal 1992).
Ittero (parte bianca degli occhio e/o pelle giallastra), stanchezza e prurito sono sintomi caratteristici di malattie epatiche colestatiche come la colangite biliare primaria o la colangite sclerosante primaria. In queste condizioni, possono essere presenti segni di malattia epatica in stadio avanzato, come splenomegalia (milza ingrossata) e ascite (drammatico accumulo di liquidi addominali).
Quando rivolgersi al medico
Qualsiasi cambiamento significativo nelle abitudini intestinali o nei sintomi gastrointestinali che non abbia una spiegazione chiara (come una recente variazione della dieta) dovrebbe essere valutato da un medico. La steatorrea può essere un segno di condizioni sottostanti che richiedono attenzione medica; più in particolare si raccomanda di segnalare:
- Cambiamenti nelle feci (ad esempio feci insolitamente grasse, pallide, maleodoranti, galleggianti o particolarmente voluminose), soprattutto in caso di persistenza per diversi giorni
- Sintomi associati (come dolore addominale, gonfiore, diarrea cronica, perdita di peso inspiegabile, …)
- Sintomi di malnutrizione (debolezza, affaticamento, caduta dei capelli, pelle secca o problemi di guarigione delle ferite).
- Segni di carenze vitaminiche, ad esempio
- difficoltà visive notturne (carenza di vitamina A),
- lividi inspiegabili (carenza di vitamina K),
- dolori o crampi muscolari (carenza di vitamina D)
- Peggioramento di sintomi esistenti di patologie note
Diagnosi
Quando un paziente si presenta dal medico con sintomi che possono indicare la steatorrea, come feci grasse, pallide, maleodoranti e voluminose, i principali passi dell’iter diagnostico comprendono:
- Anamnesi ed esame obiettivo: Il medico inizia raccogliendo informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, i suoi sintomi e eventuali altri problemi di salute. Si esegue poi un esame fisico per valutare segni generali di salute e possibili indicazioni di malattie sottostanti.
- Analisi delle feci: Viene richiesto un campione di feci per analizzarlo. Questo può comprendere test specifici per rilevare il grasso nelle feci (che, se in quantità superiore, conferma l’ipotesi diagnostica di steatorrea).
- Esami del sangue: In base al sospetto diagnostico il medico può prescrivere esami del sangue per controllare segni di infiammazione e per valutare la funzione del pancreas e del fegato, i due organi più spesso responsabili della steatorrea. In caso di possibili carenze nutrizionali (di vitamine liposolubili A, D, E, K) è possibile procedere a dosaggi specifici.
- Esami strumentali: In alcuni casi potrebbe essere necessario fare ulteriori indagini come ecografia addominale, TAC o RM per esaminare il pancreas, il fegato e l’intestino. Nei casi sospetti di malattie specifiche come celiachia o fibrosi cistica, possono essere effettuati test specifici.
L’obiettivo è identificare la causa sottostante della steatorrea per poter intraprendere il trattamento più appropriato. Il processo diagnostico può variare a seconda dei sintomi specifici del paziente e delle sue condizioni di salute.
Cura
La cura della steatorrea richiede un approccio personalizzato che mira a trattare la causa sottostante, gestire i sintomi, e assicurare un’adeguata nutrizione. Tra gli approcci disponibili si annoverano:
- È fondamentale affrontare la causa di base della steatorrea. Ad esempio, se è dovuta a celiachia, una dieta senza glutine è essenziale. Nel caso di malattie infiammatorie intestinali, possono essere prescritti farmaci anti-infiammatori o immunosoppressori.
- Se la steatorrea è causata da insufficienza pancreatica, come nella pancreatite cronica o nella fibrosi cistica, possono essere prescritti supplementi di enzimi pancreatici da assumere con i pasti per aiutare la digestione dei grassi.
- In presenza di carenze di vitamine liposolubili (A, D, E, K) causate da malassorbimento, possono essere somministrati specifici integratori.
- Per controllare i sintomi come il dolore addominale o la diarrea, possono essere utilizzati farmaci specifici.
Dieta
Un corretto approccio dietetico è di grande importanza, tanto nella gestione del sintomo quanto e soprattutto per prevenire eventuali carenze; se in passato in alcuni casi veniva consigliato un approccio low-fat (a basso contenuto di grassi), ad oggi si preferisce quando possibile mantenere una dieta normale o addirittura ad alto contenuto di grassi, in associazione ad eventuali enzimi pancreatici se necessario.
In caso di celiachia si renderà necessaria, vita natural-durante, un’alimentazione priva di glutine.
Fonti e bibliografia
- Steatorrhea – Samy A. Azer; Senthilkumar Sankararaman.