Premessa
La sudorazione fredda, anche conosciuta nella letteratura scientifica come sudorazione algida, è un segno clinico che accompagna un ventaglio di situazioni di gravità variabile: dallo spavento improvviso all’infarto del miocardio. Consiste in una diminuzione della temperatura della cute causata da fenomeni di vasocostrizione (riduzione del diametro dei vasi sanguigni), che determinano peraltro anche una variazione nel normale colorito della pelle (dal normale colorito a roseo, al pallido).
Tale meccanismo viene mediato dal sistema nervoso ortosimpatico che, mediante il rilascio di specifici neurotrasmettitori in risposta ad un evento stressante, determina una cascata di conseguenze:
- Secrezione di catecolamine a livello della midollare del surrene
- Dilatazione della pupilla (midriasi)
- Aumento nella lacrimazione (che non viene necessariamente percepita)
- Meccanismo di accomodazione del cristallino, per favorire la visione lontana
- Aumento dell’attività cardiaca, che si espleta in vari modi:
- Aumento della gittata
- Aumento della frequenza
- Aumento della pressione sanguigna
- Broncodilatazione, per favorire la respirazione ad alti volumi
- Dilatazione delle arterie coronarie
- Dilatazione dei vasi che irrorano i grandi muscoli scheletrici
- Aumento nella secrezione acida dello stomaco
- Inibizione della diuresi
- Diminuzione della motilità intestinale
- Vasocostrizione periferica
Ed è proprio quest’ultimo meccanismo, la riduzione del calibro dei vasi sanguigni più periferici (principalmente capillari), ad essere parzialmente responsabile dei fenomeni di sudorazione fretta, in quanto la contrazione della tonaca media nel patrimonio arterioso periferico determina una riduzione nella perfusione ematica dei tessuti e quindi un abbassamento della temperatura cutanea; in altre parole, e semplificando il concetto, viene ridotta la quantità di sangue caldo che arriva alla superficie della pelle, con la conseguente riduzione della temperatura.
In contemporanea a questo fenomeno vengono stimolate le ghiandole sudoripare, che di fatto quindi producono più sudore (freddo a causa della riduzione della temperatura della pelle).
A differenza della sudorazione “normale”, la sudorazione fredda non è il risultato di un esercizio fisico intenso o di temperature elevate e presenta caratteristiche diverse anche dalla sudorazione notturna, che ha tra l’altro cause differenti; la sudorazione notturna causa molteplici risvegli nel corso della notte, nei quali il paziente si ritrova madido di sudore dalla testa ai piedi spesso inumidendo anche le lenzuola o le coperte del proprio letto e, per definizione, avviene solamente durante il sonno.
La sudorazione algida non possiede invece questo carattere di diffusione su tutta la superficie del corpo, ma soprattutto non è limitata alle ore notturne e si concentra in alcuni specifici distretti:
- Palmi delle mani
- Ascelle
- Superficie plantare del piede.
Cause
La causa della sudorazione algida è solitamente riconducibile ad un’attivazione del sistema ortosimpatico (anche detto “simpatico”), che mediante la secrezione di catecolamine ed ormoni quali cortisolo ed adrenalina determina la cosiddetta risposta “fight or flight” — dall’inglese “combatti o fuggi”; questo peculiare nome deriva dal mondo animale, in quanto si è osservato che l’attivazione del sistema ortosimpatico è risultata correlata a meccanismi di fuga – nella preda – e di combattimento – nel predatore.
Il razionale fisiologico per cui avviene una vasocostrizione di capillari ed arteriole periferiche è legato al privilegio che ottengono gli organi nobili da una ridistribuzione dei flussi ossigenati: riducendo il letto vascolare totale la quantità di sangue che giunge al cuore, ai polmoni ed al cervello aumenta e di conseguenze durante uno sforzo fisico (di ipotetico “fight or flight”, appunto) vengono massimizzate le possibilità di avere la meglio su di una potenziale preda o su di un predatore. Si riduce la quantità di sangue destinata a funzioni non essenziali, per massimizzare l’efficacia di funzionamento degli organi che ne hanno bisogno in quel preciso momento.
Naturalmente tale meccanismo fisiologico non va trasposto “alla lettera” nel caso dell’essere umano, ma si deve considerare il percorso evolutivo complessivo svolto dall’uomo per sviluppare i feedback neurochimici che ci rendono ciò che siamo oggi.
Da un punto di vista pratico sono potenziali motivi scatenanti di sudorazione fredda:
- Situazioni di stress psicologico o emotivo, come
- Disturbo d’ansia
- Stato di agitazione-emozione
- Attacchi di panico in senso stretto
- Cinetosi (patologie legate al movimento quali il mal d’auto o il mal di mare)
- Menopausa
- Infezione da Epstein-Barr Virus (mononucleosi infettiva)
- Patologie del tratto gastrointestinale
- Indigestione
- Congestione
- Gastroenterite
- Dissenteria
- Colica
- Occlusione intestinale
- Ipotensione o shock (abbassamento della pressione arteriosa, rispettivamente moderato o grave)
- Infarto del miocardio
- Trauma meccanico (incidente stradale, aggressioni, lesioni da percosse, …)
- Ustioni gravi
- Sindromi paraneoplastiche
- Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS)
Sintomi associati
La sudorazione fredda è di per sé un sintomo, non una condizione, ma può essere associata ad altre manifestazioni a seconda della causa scatenante; tra le più comuni ricordiamo
- Forte sensazione di stanchezza (astenia)
- Nausea e/o vomito
- Tremore o brividi
- Palpitazioni
- Frequenza respiratoria aumentata (tachipnea)
- Mal di testa o sensazione di “testa vuota” (cefalea)
- Dolore al petto (dolore retrosternale)
- Difficoltà respiratoria (dispnea)
- Sensazione di vista annebbiata
- Perdita di coscienza (sincope)
Quando preoccuparsi?
La sudorazione fredda è facile da riconoscere anche per il personale medico non qualificato, tuttavia la sovrapposizione tra questo segno clinico ed alcune gravi patologie che potenzialmente lo possono determinare rende necessario conoscere alcune accortezze per poter valutare l’eventuale attivazione dei Servizi di emergenza.
La sudorazione fredda può essere un sintomo di infarto del miocardio?
Un infarto del miocardio può avere tra le sue primissime manifestazioni la comparsa di sudorazione algida; qualora essa sia accompagnata da sintomi quali il dolore retrosternale al petto, confusione mentale oppure difficoltà respiratorie risulta quindi necessario trasportare il soggetto in un Ospedale dotato di pronto soccorso oppure chiamare i Servizi di emergenza (118).
In quali altri casi è opportuno contattare il Medico?
La sudorazione fredda è un sintomo di accompagnamento, pertanto la valutazione clinica della gravità è subordinata in quasi tutti i casi allo stato di salute complessivo del paziente che ne è affetto.
Considerata la gravità potenziale della patologia scatenante è consigliabile rivolgersi al Medico in tutte le condizioni “dubbie” per cui si teme l’incolumità del soggetto affetto, o comunque quando si verificano:
- Colorazione bluastra delle labbra o del letto ungueale (cianosi)
- Sensazione di gonfiore in gola
- Sensazione di confusione mentale
- Presenza di grandi quantità di sangue nelle feci
- Vomito con sangue
- Emorragie importanti in generale
Trattamento
La terapia di questo sintomo è eziologica, ciò significa che per evitarne la comparsa è necessario eliminare la causa che ne sta alla base.
Possono aiutare ad evitare l’insorgenza dei sintomi:
- Una corretta idratazione
- Svolgere esercizio fisico con regolarità
- Evitare abitudini dannose come il consumo di alcol o il fumo di sigaretta
- Effettuare esercizi di respirazione
- Utilizzare le tecniche di meditazione e di self-awareness
Esistono poi alcune soluzioni sintomatiche che è possibile discutere con il proprio Medico qualora non venga riconosciuta o trattata in maniera soddisfacente la condizione scatenante.
Articoli ed approfondimenti
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