- Introduzione
- Cause
- Tosse grassa (o umida)
- Tosse secca
- Tosse nei bambini
- Quando rivolgersi al medico
- Rimedi
- Fonti e bibliografia
Introduzione
La tosse è un atto riflesso che ha lo scopo di liberare le vie respiratorie, irritate da corpi estranei o da materiali patologici (il tipico catarro o espettorato); l’atto in sé è preceduto da una veloce e profonda inspirazione, per poi manifestarsi con una rapida e violenta espirazione a glottide chiusa.
Rappresenta quindi un meccanismo di difesa che permette di allontanare gli agenti irritanti dalle vie aeree che conducono ai polmoni.
Quando si parla di tosse è importante chiarire che non si tratta di una malattia in sé, bensì di un sintomo che si può presentare in diverse forme (tosse secca o grassa) e a causa di differenti patologie/fattori.
La tosse può essere classificata anche in base alla sua durata:
- acuta, se inizia improvvisamente e dura non più di 2-3 settimane, tipicamente a seguito di raffreddore, influenza o bronchite acuta;
- cronica, se dura più di tre settimane (in genere causata da una patologia cronica sottostante, oppure da fattori come il fumo).
Cause
Le principali cause della tosse sono:
- Infiammazione delle vie aeree, per infezioni virali o batteriche, come ad esempio:
- raffreddore,
- influenza,
- bronchite,
- polmonite,
- sinusite,
- bronchiolite,
- …
- patologie croniche, come ad esempio:
- Allergie, talvolta accompagnate da rinite allergica e/o asma bronchiale. Entrano in gioco diverse componenti, dagli acari della polvere ai pollini delle piante primaverili, oppure anche i peli degli animali domestici e altro.
- Sostanze irritanti che vengono inalate (polveri, smog, fumo di sigaretta, aria fredda) o corpi estranei, come pezzi di cibo (anche il reflusso gastroesofageo è spesso causa di tosse, a carattere secco e stizzoso).
- Alcuni farmaci annoverano la tosse come possibile effetto indesiderato; l’esempio più conosciuto è quello degli ACE-inibitori, farmaci contro l’ipertensione arteriosa, ma anche il Metotrexato, utilizzato per l’artrite reumatoide e la psoriasi può causare lo stesso disturbo.
Tosse grassa (o umida)
In condizioni normali nelle vie respiratorie si produce soltanto un’esigua quantità di muco, che risale lungo i bronchi fino alla faringe dove viene deglutito.
L’espettorato (o escreato, più comunemente catarro) è un materiale patologico che proviene da un processo infiammatorio a livello dei bronchi o dei polmoni.
La tosse grassa è caratterizzata dalla produzione di questo catarro e assume massima frequenza e intensità nelle prime ore del mattino; durante il sonno, infatti, l’assopimento del riflesso della tosse consente l’accumulo di catarro nelle vie respiratorie che sarà massivamente espulso al risveglio.
Le cause della tosse grassa si possono ricondurre ad alcune malattie:
- raffreddore, infiammazione del rinofaringe,
- bronchite, infiammazione dei bronchi,
- bronchiectasie, dilatazioni dei bronchi,
- polmonite, eventualmente con ascesso polmonare,
- tubercolosi, che forma un processo infettivo nel polmone.
L’espettorato (catarro) si può presentare sotto diversi aspetti:
- sieroso, si riscontra nel caso di edema polmonare: è fluido, schiumoso, a volte tinto di rosa per la presenza di sangue;
- mucoso: è trasparente, per lo più gelatinoso e si osserva nelle fasi iniziali della bronchite
- muco-purulento: è frequente nelle bronchiti;
- purulento: è abbastanza fluido e presenta un colore giallo-verdastro;
- fibrinoso: si riscontra in certe bronchiti ed è costituito da masse di fibrina spesso sotto forma di stampi;
- emorragico, con striature di sangue o sangue puro (emoftoe): si riscontra in svariate condizioni come ad esempio tubercolosi, bronchiectasie, infarto del polmone, polmoniti,
- nero: si trova nell’antracosi polmonare, una malattia che colpisce principalmente i minatori di carbone e i ferrovieri.
Normalmente l’espettorato è inodore, tuttavia può assumere un odore nauseabondo nel caso di sviluppo di batteri.
Talvolta la tosse grassa può presentarsi con particolari caratteristiche:
- Vomica, cioè con brusca emissione di una grande quantità di catarro e liquidi, che insorgono in determinate posizioni del corpo e attestano l’esigenza di espellere il materiale raccolto in cavità come ascessi.
- Tosse con perdita di sangue (emottisi), che indica l’improvviso passaggio nelle vie respiratorie di sangue proveniente dai bronchi o dai polmoni.
- Tosse con escreato schiumoso, tipico dell’edema polmonare acuto.
Infine possono verificarsi degli episodi di tosse seguiti da vomito (tosse emetizzante), ma non è chiaro il fattore che lega due sintomi di appartenenza a sistemi diversi (apparato respiratorio e apparato digerente); è probabile che piccole particelle di catarro possano rappresentare una componente che resta attaccata all’epiglottide o ad altre zone della faringe sensibili al riflesso del vomito.
Tosse secca, stizzosa e persistente
La tosse secca è caratterizzata dall’assenza della produzione di catarro o altro tipo di espettorato; può esprimere una numerosa serie di condizioni patologiche, anche molto differenti fra loro:
- inalazione accidentale di polveri o di sostanze irritanti,
- penetrazioni di corpi estranei nelle vie respiratorie, come può succedere con pezzi di cibo durante un pasto (i più frequenti sono briciole di pane e lische di pesce),
- tracheite, con il frequente fastidioso dolore al torace dietro allo sterno,
- laringite, con il caratteristico timbro abbaiante della tosse,
- asma bronchiale, caratterizzata dal fiato corto e dalla tipica respirazione con sibili,
- pertosse: cinque o più colpi successivi di tosse non interrotti l’uno dall’altro vengono poi successivamente seguiti da una profonda e stridula inspirazione con timbro abbaiante (non a caso viene definita “tosse canina”),
- sovraccarico del circolo sanguigno polmonare dovuto a patologie delle valvole del cuore, come la stenosi mitralica (la tosse si manifesta più di sovente durante la notte o durante sforzi fisici) o per insufficienza del ventricolo sinistro, dove la tosse appare inizialmente secca e stizzosa,
- tumore della laringe, dove è caratteristica la tosse “silenziosa” con un timbro afono per il danneggiamento delle corde vocali,
- tumore del polmone (cancro broncogeno), nel quale la tosse è inizialmente irritativa e pertanto squassante, continua e secca per poi diventare produttiva e caratterizzata dall’emissione di sangue, di un colore rosso simile a gelatina di lampone,
- pleurite e pericardite, che stimolano il riflesso della tosse attraverso il nervo vago.
La tosse può infine essere volontariamente provocata, come nel caso della tosse psicogena da isterismo o da simulazione.
La mancata emissione di catarro non è necessariamente sinonimo di tosse secca. Vi sono infatti delle condizioni per le quali, pur in presenza di abbondante catarro nelle vie respiratorie, la tosse non riesce ad essere produttiva; le ragioni vanno ricercate nell’estrema debolezza dei muscoli espiratori, fenomeno che si può osservare ad esempio nei gravi pazienti allettati, che soffrono di patologie del sistema nervoso o muscolari, per esempio paralisi faringea e miastenia gravis.
Tosse nei bambini
La tosse nel periodo dell’infanzia è un sintomo molto comune ed è una della ragioni più frequenti che spingono i genitori a recarsi dal pediatra per una visita; le cause della tosse nel bambino sono diverse rispetto a quelle dell’adulto e la più comune è un’infezione virale che determina una tosse non complicata che si risolve spontaneamente in pochi giorni.
Una tosse che si prolunga per più di un mese deve essere invece valutata attentamente per individuare le cause, che possono talvolta comprendere diverse malattie polmonari.
L’esposizione al fumo di sigaretta o altri inquinanti atmosferici rappresenta un fattore scatenante per la tosse nel bambino ed è sempre consigliabile, per quanto possibile, tenere i piccoli lontani dal fumo passivo e da fonti di inquinamento come gli scarichi delle automobili.
Non vi sono evidenze scientifiche per giustificare nei bambini l’utilizzo dei prodotti da banco come sciroppi antitussivi o mucolitici e pertanto non dovrebbero essere somministrati (potrebbero causare seri effetti collaterali, in assenza di benefici).
Se la causa della tosse è un’infezione batterica (tonsillite o polmonite), questa può essere curata con l’assunzione di un antibiotico; anche l’aerosolterapia può talvolta essere utilizzata come trattamento, ma sempre e solo su raccomandazione del pediatra.
Quando rivolgersi al medico
Si raccomanda di rivolgersi al medico se la tosse:
- persiste per più di tre settimane,
- è grave e/o peggiora rapidamente,
- presenta sangue nel catarro,
- è accompagnata da
- dolore al petto,
- perdita inspiegabile di peso,
- linfonodi ingrossati,
- difficoltà a respirare,
- debolezza del sistema immunitario (da diabete, chemioterapia, …).
Rimedi
“La tosse acuta causata da infezioni virali del tratto respiratorio è probabilmente la malattia più comune che affligge l’umanità. Nonostante la diffusa ma inefficace prescrizione di antibiotici, non esiste una terapia specifica. I rimedi casalinghi e i farmaci da banco sono il cardine per il trattamento di questa condizione di breve durata, ma debilitante, in cui la tosse è la principale e più fastidiosa espressione. In Europa si osserva una grande variabilità nelle raccomandazioni formulate dagli operatori sanitari per il trattamento della tosse acuta, espressione di consuetudini e pratiche basate sull’evidenza di studi storici eseguiti tuttavia su standard sensibilmente inferiori alla qualità richiesta attualmente.
Questa è triste premessa di un importante revisione della letteratura sul tema e pubblicata sul British Medical Journal, che conclude consigliando:
- L’effetto emolliente di un semplice sciroppo formulato in forma casalinga a base di miele e limone può portare a una significativa riduzione della tosse, anche se per un tempo relativamente modesto. Questa strategia dovrebbe essere la prima scelta, in particolare nei bambini.
- Nella tosse stizzosa e persistente, o comunque poco produttiva, il destrometorfano è la sostanza sedativa associata alle prove più convincenti [limitatamente ai farmaci da banco e, in ogni caso, da usare nel pieno rispetto delle dosi consigliate per evitare il rischio di effetti indesiderati].
Al miele, associato a bevande calde come tè, tisane o latte, è in effetti riconosciuta la capacità di ridurre l’irritazione delle alte vie respiratorie (faringe); si raccomanda tuttavia di non somministrare miele ai bambini di età inferiore a un anno, per il rischio di botulino infantile.
Anche l’acqua può contribuire ad alleviare la tosse in almeno due modi diversi:
- bevendo e idratando così direttamente le mucose,
- umidificando l’aria.
Secondo alcuni autori gli antistaminici (antiallergici), in caso di raffreddore o influenza, potrebbero funzionare meglio dei classici sciroppi per la tosse in caso di forme stizzose e secche, tuttavia la letteratura non sembra confermare questa posizione.
Sciroppo per la tosse
E i famosi sciroppi per la tosse? Ad oggi la letteratura non ha ancora dato risposte definitive, almeno relativamente ai farmaci da banco, non individuando con certezza prove di reale efficacia, nonostante siano in commercio numerose formulazioni:
- Sciroppi mucolitici (per la tosse grassa), che rendono il catarro meno denso e quindi più facilmente eliminabile. Sono i prodotti a base di bromexina, ambroxolo, N-Acetil-Cisteina e carbocisteina.
- Sciroppi antitussivi (per la tosse secca), di cui i più importanti sono quelli a base di codeina, che frena il riflesso della tosse direttamente a livello dell’”interruttore” centrale. Si tratta di destrometorfano, butamirato
- Espettoranti naturali: olio essenziale di eucalipto, di lavanda, niaouli, attraverso l’inalazione di aria calda e molto umida (fumenti e suffumigi).
Molto spesso il beneficio percepito a seguito dell’assunzione dello sciroppo è da ricercare nella presenza di eccipienti in grado di offrire un sollievo temporaneo e limitato, come ad esempio miele, glucosio o altri zuccheri, in grado di idratare o “lubrificare” le alte vie aeree.
Nel caso di tosse cronica si raccomanda di valutare il trattamento per la patologia a monte con l’aiuto del medico.
Come precedentemente anticipato, infine, nel caso dei bambini e ancor più nei neonati si raccomanda di evitare la somministrazione di sciroppi e altri farmaci se non espressamente prescritti dal medico.
A cura del Dottor Tommaso Casotti, medico chirurgo
Fonti e bibliografia
- Nuti R. Semeiotica Medica – Metodologia Clinica, IX Edizione. Minerva Medica, Torino, 2010.
- Lamas A, Ruiz de Valbuena M, Máiz L. Cough in Children. Arch Bronconeumol. 2014 Jul;50(7):294-300.
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