Tumori ed esami del sangue: quali valori?

Che cosa sono i marcatori tumorali?

I marker tumorali sono sostanze prodotte dal tumore stesso o da altre cellule dell’organismo in risposta al cancro o a determinate patologie benigne (cioè di natura non tumorale). La maggior parte dei marcatori è prodotta anche da cellule sane, ma quelle tumorali ne producono una quantità sensibilmente superiore, e possono essere isolate nel sangue, nell’urina, nelle feci, in altri fluidi corporei o nei tessuti (anche tumorali) di alcuni pazienti malati di cancro.

Possono essere usati per

  • diagnosticare la malattia,
  • predire la risposta del paziente a determinate terapie,
  • controllare come il paziente risponde alla cura,
  • evidenziare eventuali recidive.

Quasi tutti i marcatori sono proteine, tuttavia è diventato via via crescente l’interesse verso l’espressione genica e le alterazioni del DNA (in questo caso specifiche del tessuto tumorale).

Finora sono stati individuati più di 20 marcatori tumorali, tutti in uso nella pratica clinica, alcuni legati ad un solo tipo di tumore, altri a più di uno.

L’uso di questi esami ha alcune limitazioni:

  • in alcuni casi i livelli dei marcatori tumorali possono aumentare anche in seguito a patologie benigne;
  • non tutti i pazienti affetti da un certo tipo di tumore ne hanno il relativo marcatore alto;
  • non tutti i tipi di tumore hanno un marcatore.

Purtroppo non esiste ad oggi un marcatore tumorale universale, in grado di favorire la diagnosi di tutti i tipi di tumore.

Utilizzo in pratica

I marcatori tumorali contribuiscono all’individuazione, alla diagnosi e alla gestione di alcuni tipi di tumore; il riscontro di livelli elevati, per quanto suggestivi in alcuni casi, non sono tuttavia mai sufficienti da soli ad una diagnosi, che richiede sempre indagini aggiuntive.

In alcuni casi possono essere misurati prima dell’inizio della terapia per aiutare i medici a pianificarla correttamente, oppure essere utili nella valutazione della progressione o della prognosi (esito probabile della malattia).

Possono essere misurati diverse volte durante la terapia e l’osservazione dei risultati può risultare utile a verificare la risposta alla terapia.

Possono infine essere misurati dopo la fine della cura, per controllare l’eventuale presenza di una recidiva.

Misurazione

Analisti in laboratorio al microscopio

iStock.com/sanjeri

Il medico preleva un campione di tessuto tumorale o di fluido corporeo (spesso si tratta di un semplice esame del sangue) e lo manda in laboratorio, dove sono usati vari metodi per misurare la quantità del marcatore.

Se il marcatore è usato per capire se la terapia funziona o se c’è una recidiva, sarà necessario ripetere il prelievo diverse volte. Di solito la serie di prelievi, che indica se il livello del marcatore aumenta, diminuisce o rimane stabile, è più significativa rispetto alla misurazione singola.

Quali sono i marcatori e per quali tipi di tumore vengono usati?

Attualmente sono in uso diversi marcatori per molti tumori differenti; la maggior parte di essi può essere misurata nei laboratori degli ospedali, altri invece devono essere considerati come sperimentali. Ecco un elenco dei marcatori tumorali attualmente in uso.

  • Mutazione del gene ALK
    • Tipi di tumore: carcinoma polmonare a piccole cellule o linfoma a grandi cellule anaplastico
    • Che cosa viene analizzato: tumore
    • Uso: scelta della terapia e prognosi
  • Alfa-feto proteina (AFP)
    • Tipi di tumore: tumore del fegato e tumori a cellule germinali (costituiscono il 15-20% delle neoplasie ovariche)
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: aiuto per la diagnosi del tumore al fegato e determinazione della risposta alla terapia; stadiazione, prognosi e determinazione della risposta alla terapia dei tumori a cellule germinali
  • Beta-2-microglobulina (B2M)
    • Tipi di tumore: mieloma multiplo, leucemia linfatica cronica e alcuni tipi di linfoma
    • Che cosa viene analizzato: sangue, urina o liquido cerebrospinale
    • Uso: determinazione della prognosi e della risposta alla terapia
  • Beta Gonadotropina corionica umana (beta-hCG)
    • Tipi di tumore: coriocarcinoma e tumore del testicolo
    • Che cosa viene analizzato: urina o sangue
    • Uso: stadiazione, prognosi e determinazione della risposta alla terapia
  • Gene ibrido BCR-ABL
    • Tipo di tumore: leucemia mieloide cronica
    • Che cosa viene analizzato: sangue e/o midollo osseo
    • Uso: conferma della diagnosi e monitoraggio della malattia
  • Mutazione V600E del gene BRAF
    • Tipi di tumore: numerosi, tra cui carcinoma papillare della tiroide, melanoma cutaneo e tumore del colon-retto
    • Che cosa viene analizzato: tumore
    • Uso: predizione della risposta alle terapie mirate
  • CA 15-3 e CA 27-29
    • Tipo di tumore: tumore al seno
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: determinazione dell’efficacia della terapia e delle eventuali recidive
  • CA 19-9
    • Tipi di tumore: tumore del pancreas, della cistifellea, dei dotti biliari e tumore gastrico
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: determinazione dell’efficacia della terapia
  • CA-125
    • Tipo di tumore: tumore alle ovaie
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: aiuto nella diagnosi, determinazione dell’efficacia della terapia e valutazione delle recidive
  • Calcitonina
    • Tipo di tumore: carcinoma midollare della tiroide
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: aiuto alla diagnosi, controllo dell’efficacia della terapia e valutazione di eventuali recidive
  • Antigene carcino-embrionario (CEA)
    • Tipi di tumore: tumore del colon-retto e tumore al seno
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: valutazione della diffusione del tumore del colon-retto; controllo delle recidive e della risposta alla terapia del tumore al seno
  • CD20
    • Tipo di tumore: linfoma non Hodgkin
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: valutazione dell’efficacia della terapia mirata
  • Cromogranina A (CgA)
    • Tipi di tumore: tumori neuroendocrini
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: aiuto per la diagnosi, valutazione della risposta alla terapia e valutazione delle eventuali recidive
  • Cromosomi 3, 7, 17 e 9p21
    • Tipo di tumore: tumore della vescica
    • Che cosa viene analizzato: urina
    • Uso: aiuto nella valutazione delle recidive
  • Cyfra 21-1
    • Tipo di tumore: tumore del polmone
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: aiuto per il monitoraggio delle recidive
  • Analisi della mutazione del gene EGFR
    • Tipo di tumore: tumore del polmone non a piccole cellule
    • Che cosa viene analizzato: tumore
    • Uso: scelta della terapia e valutazione della prognosi
  • Recettore degli estrogeni (ER)/Recettore del progesterone (PR)
    • Tipo di tumore: tumore al seno
    • Che cosa viene analizzato: tumore
    • Uso: valutazione dell’opportunità di ricorrere alla terapia ormonale (ad esempio con il tamoxifene)
  • Fibrina/fibrinogeno
    • Tipo di tumore: tumore della vescica
    • Che cosa viene analizzato: urina
    • Uso: valutazione della progressione e della risposta alla terapia
  • HE4
    • Tipo di tumore: tumore all’ovaio
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: valutazione della progressione e delle eventuali recidive
  • HER2/neu
    • Tipi di tumore: tumore al seno, tumori gastrici e dell’esofago
    • Che cosa viene analizzato: tumore
    • Uso: valutazione dell’opportunità di ricorrere alla terapia con il trastuzumab
  • Immunoglobuline
    • Tipi di tumore: mieloma multiplo e macroglobulinemia di Waldenström
    • Che cosa viene analizzato: sangue e urina
    • Uso: aiuto nella diagnosi, valutazione della risposta alla terapia e ricerca di eventuali recidive
  • KIT
    • Tipi di tumore: tumore stromale gastrointestinale (GIST) e melanoma mucosale
    • Che cosa viene analizzato: tumore
    • Uso: aiuto nella diagnosi e nella scelta della terapia
  • Analisi della mutazione del KRAS
    • Tipi di tumore: tumore del colon retto e tumore del polmone non a piccole cellule
    • Che cosa viene analizzato: tumore
    • Uso: valutazione dell’opportunità di ricorrere a un tipo particolare di terapia mirata
  • Lattato deidrogenasi
    • Tipi di tumore: tumori a cellule germinali
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: stadiazione, determinazione della prognosi e della risposta alla terapia
  • Proteina di matrice nucleare 22
    • Tipo di tumore: tumore alla vescica
    • Che cosa viene analizzato: urina
    • Uso: valutazione della risposta alla terapia
  • Antigene prostatico specifico (PSA)
    • Tipo di tumore: tumore alla prostata
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: indice di salute prostatica, valutazione della risposta alla terapia e ricerca delle recidive
  • Tireoglobulina
    • Tipo di tumore: tumore alla tiroide
    • Che cosa viene analizzato: tumore
    • Uso: valutazione della risposta alla terapia e ricerca delle recidive
  • Attivatore del plasminogeno di tipo tissutale (uPA) e inibitore dell’attivatore del plasminogeno (PAI-1)
    • Tipo di tumore: tumore al seno
    • Che cosa viene analizzato: tumore
    • Uso: valutazione dell’aggressività del tumore e guida alla terapia
  • Ova1 (marcatore multivariato che considera 5 proteine)
    • Tipo di tumore: tumore all’ovaio
    • Che cosa viene analizzato: sangue
    • Uso: valutazione preoperatoria delle masse pelviche di sospetta natura tumorale
  • Oncotype DX (marcatore basato su 21 geni)
    • Tipo di tumore: tumore al seno
    • Che cosa viene analizzato: tumore
    • Uso: valutazione del rischio di recidive
  • MammaPrint (indice basato su 70 geni)
    • Tipo di tumore: tumore al seno
    • Che cosa viene analizzato: tumore
    • Uso: valutazione del rischio di recidive

Marcatori e screening

I marcatori possono essere usati per valutare la risposta del tumore alle cure e per stabilire la prognosi, quindi i ricercatori sperano di poterli utilizzare anche per gli esami di screening, cioè per quegli esami che scoprono il tumore prima della comparsa dei sintomi.

Gli esami di screening, per essere efficaci, devono essere molto sensibili e specifici, cioè devono essere in grado di identificare i pazienti malati e quelli sani.

  • Se l’esame è molto sensibile, identifica la maggior parte delle persone malate, cioè ha pochissimi falsi negativi.
  • Se l’esame è molto specifico, pochi dei pazienti sani risultano positivi alla malattia, cioè ci sono pochi risultati falsi positivi.

I marcatori sono molto utili per capire se il tumore risponde alla terapia o se ci sono delle recidive, ma nessuno di essi finora si è dimostrato abbastanza sensibile o specifico da poter essere usato da solo per lo screening dei tumori.

Ad esempio il PSA, il marcatore che misura il livello dell’antigene prostatico specifico nel sangue, spesso viene usato per lo screening del tumore alla prostata: il suo aumento tuttavia può essere causato non solo dal tumore, ma anche da malattie benigne, e la maggior parte dei pazienti in cui il PSA è troppo alto non ha nessun tumore. I risultati iniziali di due studi clinici randomizzati  indicano che l’esame del PSA comporta, nel migliore dei casi, una leggera riduzione del numero di decessi dovuti al tumore alla prostata. Inoltre non è chiaro se i benefici dello screening con l’esame del PSA siano superiori ai rischi connessi agli esami di follow-up e alle terapie antitumorali, che in molti casi potrebbero mettere in pericolo la vita dei pazienti.

Analogamente i risultati della ricerca PLCO indicano che il CA-125, un marcatore tumorale che spesso è alto nel sangue delle donne affette da tumore alle ovaie (ma che può anche essere alto nelle pazienti affette da patologie benigne), non è abbastanza sensibile né specifico da essere usato, insieme all’ecografia transvaginale, per lo screening del tumore alle ovaie nelle donne a medio rischio. L’analisi di 28 potenziali marcatori del tumore alle ovaie nel sangue di donne che in seguito hanno sviluppato un tumore alle ovaie indica che nessuno di essi è in grado di scoprire la malattia con la stessa precisione del CA-125 nelle donne a medio rischio.

Fonte principale: cancer.gov

Traduzioni di Elisa Bruno

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Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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